Troppi italiani al volante col cellulare: ignari del rischio?

Il tempo di reazione passa da 1 a 3 secondi, è come se la velocità di 100 km/h si trasformasse in 300 km/h.

Quanti sono gli incidenti addebitabili in qualche modo all’utilizzo del telefonino alla guida senza viva voce o auricolare? E quelli avvenuti mentre si stava telefonando seppur col viva voce?
L’ASAPS – Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale – costituita nel 1991 da appartenenti alla Polizia Stradale, e presieduta da Giordano Biserni, ci aiuta a capire quanto possa incidere l'utilizzo del cellulare mentre si è al volante della propria autovettura.

Nel 2007 la sola Polizia Stradale ha accertato 46.850 infrazioni all'art.173 del Cds, con un incremento del 16% rispetto alle 40.349 del 2006. Nei primi 4 mesi del 2008 la Stradale ha "interrotto" bruscamente la telefonata non in regola col codice per 15.656 volte.
Parlare al telefono cellulare durante la guida dimezza le capacità attentive e cognitive del conducente e determina un rischio di incidente pari a quello che corre un soggetto con alcolemia pari a 1,0 g/l ovvero 4 volte maggiore rispetto ad una persona sobria; (Salute e Sicurezza stradale, l'onda lunga del trauma" di F.Taggi – Osservatorio ambiente e traumi dell'ISS e P.Marturano Ministero dei trasporti).

L’ ASAPS intende rimarcare che il cellulare, in qualunque forma sia esso utilizzato (compreso l’auricolare e il viva-voce), impegna comunque il cognitivo nella divisione dell’attenzione ed interferisce sempre con la sicurezza di guida. La legge, pur consentendo alcune forme d’uso meno impegnative, non è basata su opinioni ma riflette un rischio obiettivo, che è addirittura pari alla guida in chiaro stato di ebbrezza (ovviamente, per la durata della telefonata).

Il telefonino è poi estremamente pericoloso nella fase di chiamata e risposta.
L’ ASAPS fa un esempio chiarificatore per capire i pericoli che possono derivare dall’usare il cellulare mentre si è alla guida. "Calcoliamo che il tempo medio di reazione di una persona sia di 1 secondo. Ne deriverà che a 100 km/h in quel secondo percorreremo di 28 metri prima di intuire un fattore di rischio sulla strada. Una banale risposta al telefonino o una chiamata con la ricerca di un numero (anche se memorizzato), comporta almeno altri 2 secondi di distrazione, che si aggiungeranno al tempo di reazione canonico di un secondo. In sostanza il nostro tempo di reazione passerà da un secondo a tre secondi. In quei 3 secondi, sempre alla velocità di 100 km/h, percorreremo 84 metri invece dei 28 che ci servono in condizioni normali. Insomma a causa di quella chiamata è come se viaggiassimo a 300 km/h col nostro abituale tempo di reazione di un secondo."

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