
Samsung ha ufficialmente concluso il supporto software per i modelli Galaxy Note 20 e Galaxy Note 20 Ultra, segnando di fatto la fine di un’era.
Lanciati nell’ormai lontano 2020, questi smartphone Samsung non riceveranno più aggiornamenti del sistema operativo e né patch di sicurezza, a cinque anni dal loro ingresso sul mercato.
Gli utenti Samsung si trovano così di fronte ad una scelta: continuare a utilizzare dispositivi con un software obsoleto, oppure rivolgere le loro attenzioni a modelli più recenti.
Fine del supporto per i Samsung Galaxy Note 20, e non solo
La serie Samsung Galaxy Note 20 era stata rilasciata con Android 10 e l’interfaccia One UI 2.5. Ai tempi, l’azienda aveva garantito tre aggiornamenti principali del sistema operativo, tutti regolarmente distribuiti, l’ultimo dei quali è stato Android 13 con One UI 5.1. Negli ultimi due anni, i dispositivi hanno ricevuto solo aggiornamenti di sicurezza, ora conclusi. Esiste la possibilità di un eventuale aggiornamento di emergenza in caso di vulnerabilità gravi, ma non ci sono certezze a riguardo.
La linea Galaxy Note, che tutt’oggi rimane una delle più apprezzate dal pubblico, era già stata ufficialmente ritirata da Samsung nel 2021. Tuttavia, i Galaxy Note 20 hanno continuato a ricevere aggiornamenti fino ad ora. Per chi desidera un’esperienza di utilizzo simile, il nuovo Samsung Galaxy S25 Ultra, che integra la S Pen (ma senza Bluetooth), è considerato “l’erede spirituale” della serie Note. In alternativa, gli utenti interessati ai dispositivi pieghevoli possono dare uno sguardo ai nuovi Samsung Galaxy Z Fold 7 e Flip 7, sebbene questi modelli non supportino il pennino.
Nel frattempo, Samsung ha interrotto anche il supporto software per altri due prestigiosi modelli, vale a dire Galaxy Z Fold 3 e Galaxy Z Flip 3, lanciati nel 2021. Entrambi i dispositivi hanno ricevuto quattro major update di Android durante il loro ciclo di vita, conformandosi alla politica di aggiornamenti dichiarata (all’epoca) da Samsung per i suoi dispositivi di alta gamma.