Radon, l’app che trasferisce i link via ultrasuoni

L'applicazione supporta per il momento soltanto dispositivi con OS Android.

L’innovazione spesso si muove lentamente e senza far rumore. Da qualche tempo è possibile trasferire dati tra due smartphone usando solo gli ultrasuoni. Lo sapevate? Non se ne è parlato molto, ma è così. Una nuova app permette di mandare link da un cellulare all’altro senza usare il Wi-Fi, la rete mobile, il Bluetooth o la tecnologia NFC. Bastano gli ultrasuoni.
Questo per il momento non è possibile tra due smartphone qualsiasi; i due apparecchi devono essere necessariamente dotati del sistema operativo Android – ma possono essere anche due tablet o phablet. Le dimensioni non contano. Ciò che permette il trasferimento è un’app che si chiama Radon. La trovate sullo store Google Play.

App Radon (screenshot)
App Radon (screenshot)

Dunque con Radon è possibile mandare un URL da uno smartphone Android ad un altro sfruttando solo delle frequenze ad ultrasuoni. Per permettere che questo accada i due apparecchi ovviamente devono trovarsi alquanto vicini. L’expoit è possibile perché da qualche tempo Google ha infilato in Android il Nearby API, una nuova interfaccia di protocollo che serve proprio a questo. E Radon la sfrutta appieno. I link trasferiti possono portare a video, siti o altre funzioni, il risultato non cambia. Per il momento, comunque, è possibile solo passare solo link, nient’altro. Non è detto però che in futuro il trasferimento ad ultrasuoni non possa essere esteso anche a testi, audio, video, schede contatti, ecc. Il vantaggio di usare gli ultrasuoni per il trasferimento è semplice: è più veloce, non si consumano dati e, per di più, pare che la tecnologia sia davvero poco dispendiosa anche dal punto di vista energetico.

Come funziona Radon? Innanzitutto i due smartphone devono essere alquanto vicini e su entrambi deve essere installata l’app. L’app poi deve essere “running”, cioè aperta e funzionante. Non ci sono codici da creare, copiare o digitare. Non è nemmeno necessario fare l’accoppiamento dei device – cioè il cosiddetto “pairing” – né c’è bisogno che i device siano sulla stessa rete Wi-Fi. Ciò detto, in caso di impossibilità di trasferimento via ultrasuoni, l’app Radon permette anche lo sharing attraverso il Wi-Fi, il Bluetooth o l’NFC.

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