OPPO Find N2 Flip, il futuro prende una giusta piega

Foldable perché pieghevole, selfie-phone grazie alla fotocamera, ma soprattutto un chiaro passo avanti nella cavalcata di un brand come OPPO.
OPPO Find N2 Flip, il futuro prende una giusta piega

L’idea di arrivare a produrre smartphone pieghevoli nasce dalla duplice pulsione che sta accompagnando ognuno di noi:

  1. avere a disposizione smartphone con display sempre più ampi, aspetto che può offrire importanti vantaggi sia nella gestione delle fotografie, sia nella fruizione di contenuti multimediali (streaming in primis), sia nell’esperienza in ambito gaming;
  2. avere a disposizione smartphone più comodi, che possano essere riportati in tasca dopo che per troppo tempo la diagonale è andata aumentando fino a trasformare i device in dispositivi tanto ampi quanto poco ergonomici.

Ricerca e sperimentazione sono durati anni, tra entusiasmi e cadute successive, fino ad arrivare ad uno stato dell’arte che oggi rende i pieghevoli assolutamente validi ed affidabili. Finalmente, insomma, abbiamo dispositivi che possano rispondere ad entrambe le necessità: generosi in diagonale e comodi in tasca, con tutta una serie di vantaggi ulteriori che andremo ad approfondire. E se non altro diversi, nuovi, con un form factor che introduce differenziazione.

L’arrivo sul mercato del nuovo OPPO Find N2 Flip (già preordinabile anche su Amazon) segna pertanto un nuovo importante passo avanti per il mondo dei foldable. La sensazione, infatti, è che per la prima volta non sia stato prodotto un piccolo smartphone che si possa aprire, ma uno smartphone tradizionale che si possa eventualmente chiudere. No, attenzione, non è la stessa cosa: a livello percettivo si tratta di due approcci differenti. La differenza sta nell’identificazione della comfort zone naturale, che con Oppo si sposta verso la configurazione naturale del telefono aperto – da richiudersi per trasporto, fotografie, video o necessità situazionali.

OPPO Find N2 Flip

OPPO Find N2 Flip, lo smartphone che si piega

OPPO ha dalla propria parte sia il peso che il vantaggio del “senno del poi”. Impossibile, infatti, giudicare un “Flip” di questo tipo senza partire dall’emerito concorrente che ne ha anticipati i passi, ossia quel Galaxy Z Flip 4 che ormai da alcuni mesi domina pressoché indisturbato questo segmento di mercato. Il Flip di OPPO – molto simile in molti tratti – cambierà inevitabilmente le carte in tavola per i mesi a venire, perché la sensazione netta è che si tratti comunque di un miglioramento evolutivo rispetto alla concorrenza.

Alcuni piccoli interventi migliorano il concept del gruppo coreano, mentre un tassello fondamentale come il display esterno dimostra di poter fare chiaramente la differenza. Quel che ne esce è un dispositivo più raffinato, che rende quasi “normale” il fatto di avere in mano uno smartphone che si piega e che possa essere riposto comodamente in una tasca. Tutto ciò, invece, normale non è perché la ricerca ha dimostrato quanto le difficoltà da affrontare siano molte e lo sforzo ingegneristico per arrivare ad una risultante simile sia abnorme.

OPPO non solo ha portato il Flip al traguardo, ma lo ha impreziosito di ambizioni. Vediamo perché.

OPPO Find N2 Flip

Il brand

Che cos’è?” e rispondi “è un Oppo“. E dire “Oppo” non è più fare riferimento ad una novità, ma ad un brand arrembante, noto, solido. Il Find N2 Flip giunge quindi sul mercato forte di un nome che trasmette valori apprezzati: qualità e affidabilità, tutti testimoniati da quella griffe portata orgogliosamente sull’elegante dorso esterno del pieghevole richiuso.

OPPO

Il packaging si fa immediatamente testimonial di questo balzo nelle ambizioni: la confezione dell’N2 Flip è un piccolo bijoux, una scatola bianca che presenta lo smartphone con eleganza. Un vero e proprio inchino all’utente, per un “wow” immediato prima ancora di accendere il display. Non è solo una scatola: è la vetrina, la magia del primo incontro, la mano tesa per rompere il ghiaccio e fare le prime presentazioni. Non ci si presenta mal vestiti al primo appuntamento.

Il display pieghevole

La grande promessa di OPPO sta nell’aver sviluppato un display pieghevole che promette di (quasi) eliminare la percezione di avvallamento nella parte centrale, esattamente nel punto di piega mezzano. Promessa mantenuta: alla vista è chiaro come la deformazione del display sia stata fortemente ridotta rispetto alla concorrenza, mentre in termini di sensazione tattile la sensazione è stata calmierata in modo importante, riducendone la portata e spalmandola sulla superficie di raccordo. Il risultato sembra essere frutto di una nuova concezione ingegneristica del meccanismo di piega, con una cerniera più elaborata e precisa rispetto ad altri smartphone ed in grado di mantenere così un raggio di curvatura più ampio, morbido e meno incisivo nel tempo sullo status della pellicola.

Una piccola giunzione laterale protegge il display dall’ingresso di polvere e pulviscolo, mentre la cerniera porta ad una dinamica di apertura e chiusura precisa e comoda. L’assenza di profondi avvallamenti centrali restituisce in pieno la sensazione di aver a che fare con uno smartphone da 6,8 pollici, senza compromessi avvertibili: ecco perché presto ci si dimentica della possibilità di piegarlo e non sarà raro trovarselo aperto sulla scrivania. Perché chiuderlo, del resto? La chiusura diventa quindi un plus per quando è il momento di spostarsi e portarsi appresso il device: un “flip” con le dita e il Flip finisce in tasca occupando appena 15 millimetri di spessore (7,34 millimetri per lato). Il tutto in meno di 200 grammi.

Display pieghevole

Può piacere o meno, dipende da gusti e abitudini, nonché dai bias maturati a proposito del concept foldable. Ma è un dato di fatto il miglioramento complessivo e la maturazione di un concept destinato a restare e ad evolvere. Pieghevole significa comodo (poiché più compatto) e protetto (poiché richiuso), potendo potenzialmente regalare al device un ciclo di vita più lungo. Giudicheremo i pieghevoli nel tempo, soprattutto se avranno la capacità di scendere a fasce di prezzo inferiori (cosa che durante il ciclo di vita dei nuovi modelli avviene già), ma fin da ora per Oppo è a disposizione un posto in prima fila meritato con il Find N2 Flip.

E per chi ancora avesse timori a proposito della resistenza nel tempo degli schermi flessibili (aspetto su cui ormai tutte le grandi aziende hanno ormai fornito garanzie decisamente sufficienti, ma pagano ancora pegno per l’inciampo iniziale), l’estrema promessa: oltre 400 mila pieghe garantite significano 10 anni di utilizzo intenso, con test effettuati anche a -20° e +50° per dimostrare come l’ingegneria del film è ormai ad un livello decisamente avanzato.

Il display esterno

Il display esterno è l’elemento che più di ogni altro segna un solco rispetto alla concorrenza. L’ampiezza (3,26 pollici) e la qualità delle immagini, infatti, lo rende ideale per assolvere ai due compiti per i quali è stato immaginato:

  1. mostrare notifiche e informazioni senza la necessità di aprire lo smartphone
  2. mostrare l’inquadratura per selfie estrogenati dai megapixel della fotocamera posteriore: non-plus-ultra che solo i foldable concedono

L’OPPO Find N2 Flip guadagna molti punti proprio grazie alla qualità di questo display, la cui utilità è puramente funzionale ad un utilizzo migliore e più ricco di un dispositivo pieghevole, ma si fa notare anche per l’ottima reattività al tocco del display stesso: l’utilizzo è semplice e addirittura migliorabile con qualche tocco di maquillage sull’interfaccia (un’ottima base di lavoro per il futuro di ColorOS). Oppo, anzi, non dovrà farsi indurre nella tentazione di arricchirlo eccessivamente per caricarlo di significati: il display esterno ha un ruolo ed una utilità specifici ed una interfaccia eccessivamente bizantina lo renderebbe meno fruibile. Less is more e il primo passo è stato giusto.

OPPO, display esterno

Questo è il display più ampio fino ad oggi innestato su un “flip” e la sua disposizione differenziata rispetto alle scelte Samsung sembra poter essere una scelta vincente sia per la consultazione delle immagini che gli scatti a dispositivo chiuso. C’è più spazio per le notifiche, ci sono più pixel per le informazioni, starà ora a Oppo farne buon uso con i vari widget allocabili.

L’autonomia

Quando in mano hai un pieghevole, l’utilizzo di uno schermo secondario può essere utile per risparmiare troppe aperture (e troppi pixel accesi), ma al tempo stesso può fornire una tentazione per utilizzi che portano in definitiva a consumi maggiori. Fin dalle prime prove è emersa però la capacità del dispositivo di ridurre i consumi e di offrire un’ottima autonomia, il che candida il Flip ad un comodo utilizzo quotidiano intensivo. In questo caso il lavoro di OPPO ha consentito di dotare il device di una doppia batteria che restituisce complessivamente 4300 mAh ben bilanciati nel corpo del Flip, ottenendo una densità di cella superiore del 10% per racchiudere quanta più carica nel minor spazio e peso possibili. Obiettivo raggiunto e risultato impreziosito da una ricarica superveloce che può portare al 50% della capacità in 23 minuti ed al 100% in un’ora. Alla luce dell’ottima capacità di gestire i consumi, il rischio di trovarsi senza carica in una giornata di carichi normali è a questo punto decisamente residuale.

Batterie

I selfie

I foldable sono per definizione degli ottimi selfie-phone in virtù della possibilità di utilizzare la fotocamera posteriore curando l’inquadratura nel display esterno. A disposizione, in particolare, c’è il sensore Sony IMX890 da 50 MP con il quale è possibile catturare immagini estremamente dettagliate e luminose. Il risultato è di grande impatto e la facilità con cui questi scatti (o video) possono essere realizzati rende il foldable OPPO ottimale.

Sulla complessità del comparto fotografico è necessario sospendere temporaneamente il giudizio definitivo poiché occorre comprendere quali siano i limiti dettati da un software in evoluzione e quali quelli connaturati alla potenza di calcolo sotto la scocca. I video scendono infatti da 4K a 1080p quando si attiva lo schermo esterno (probabilmente in virtù di una complessa gestione di scaling di troppi pixel in contemporanea), mentre la modalità hi-def limita a 4:3 il formato degli scatti. Ci si potrà lavorare su, forse, ampliando quello che sembra essere l’attuale perimetro d’azione della fotocamera.

Obiettivi OPPO Fine N2 Flip

La sensazione è che le immagini, forti anche del lavoro in collaborazione con Hasselblad, scaturiscano con colore e luminosità a forte impatto, migliorando altresì la texture degli scatti per restituirne i dettagli con grande enfasi. La modalità di scatto “HPAN” disponibile sull’interfaccia non sembra invece poter fare la differenza, risultando più che altro in un delicato omaggio alla storia della stessa Hasselblad e regalando una semplice opportunità creativa aggiuntiva declinata in una manciata di tonalità cromatiche. Non si chieda al Find N2 Flip troppo zoom: è decisamente nella breve gittata che sa dare il meglio di sé. Ciò nonostante non disdegna panorami e paesaggi, soprattutto grazie alla capacità di gestire al meglio luce e contrasti.

Tramonto sul Tamigi con OPPO Find N2 Flip

In notturna vale medesimo discorso, ma agendo sulla modalità Pro si possono ottenere risultati più precisi per immagini più avanzate grazie ad un minimo di lavoro sui settaggi pre-scatto.

Scatto notturno con Oppo Find N2 Flip

Lo stiamo provando

Queste le nostre prime impressioni, quelle che tipicamente emergono fin da subito con un impatto emotivo e istintivo con il device. Seguirà una recensione più completa, ma la sensazione che possiamo trasmettere è fin da subito chiara: l’OPPO Find N2 Flip restituisce nuova ed ulteriore dignità ai foldable, rendendoli comodi, performanti, equilibrati, affidabili. Il Flip ha una identità precisa grazie ad un form factor alternativo, ma OPPO ha dimostrato altresì di saper ben interpretare questo elemento di novità con alcune accortezze che rendono il Flip particolarmente apprezzabile.

Due i colori disponibili, “Moonlit purple” (lucido) e “Astral black” (opaco con texture satinata). Il primo restituisce una immagine “glossy” piacevole e delicata, mentre il secondo offre una piacevolissima sensazione al tatto e dal vivo risulta più brillante e delicato di quanto le fotografie dei primi sample non possano raccontare.

OPPO Find N2 Flip è il primo smartphone flip sul mercato ad integrare tecnologie e funzionalità fotografiche flagship; dotato di una fotocamera Primaria da 50MP con sensore Sony IMX890, co-sviluppata in collaborazione con Hasselblad, garantisce un’elevata fedeltà nell’elaborazione della gamma cromatica, permettendo di godere di performance fotografiche di alta qualità. Inoltre, la presenza dell’NPU proprietaria OPPO – MariSilicon X dedicata all’imaging, permette di registrare video perfetti in ogni condizione di luminosità, con l’utilizzo di modalità video quali Ultra-Night e Ultra HDR in 4K. Grazie a OPPO Find N2 Flip, è possibile immortalare i momenti più suggestivi con la qualità di una macchina fotografica e la comodità di un dispositivo compatto e tascabile

Adolfo Binni, Head of Product Marketing OPPO Italia

Prezzo di immissione sul mercato: 1199,99 euro. Al cospetto dei timori che qualcuno (ma perché?) nutre ancora nei confronti dei pieghevoli, questa cifra potrebbe sembrare eccessiva; per altri resta la soglia psicologica dei 1000 euro che, una volta superata, stempera di interrogativi le pulsioni all’acquisto. Le offerte iniziali e gli sconti che arriveranno abbassano però il baricentro verso limiti più consoni ed il rapporto qualità/prezzo assumerà pertanto  nel tempo connotati più distensivi. Qual è il prezzo giusto per un foldable, del resto? Si tratta di concept originali e con una storia relativamente breve alle spalle: il Flip di Oppo alza l’asticella rispetto alla concorrenza, dunque la fascia di prezzo appare giustificata. Resta, per i foldable stessi, la necessità di farsi comprendere e apprezzare, introiettando così valore nelle peculiarità che li rendono unici nel loro genere.

Infine: è questo il miglior foldable a disposizione sul mercato? Il sapore di sorpresa c’è tutto, pur con qualche limite strutturale, ma rinviamo doverosamente il giudizio ad un momento successivo, quando il test sarà più approfondito e tutti gli aspetti del device saranno meglio sviscerati. Una cosa è certa: il futuro dei foldable sta prendendo la giusta piega.

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