Note 7, dirigenti Samsung in ginocchio non placano i cinesi

Gli utenti cinesi accusano la società sudcoreana di essere stata arrogante nei loro confronti.

Un gruppo di dirigenti di Samsung si è inginocchiato su un palco in Cina. Malgrado questo atto di estrema umiltà, gli utenti cinesi scottati dalla vicenda "Galaxy Note 7" e infastiditi dal "Recall" ritardato nell’importante paese asiatico rispetto al resto del mondo, non si sono fatti impietosire. Per i consumatori cinesi, la politica di Samsung adottata durante il "fiasco Note 7" è risultata "arrogante": c'è poco da mettersi in ginocchio.

I dirigenti in ginocchio
I dirigenti in ginocchio

I cinesi sono cuori di pietra? In realtà, nella cultura cinese mettersi in ginocchio è associato alla preghiera o, tutt'al più, visto come forma di rispetto nei confronti delle persone più anziane. Non si usa per chiedere perdono.
La scena teatrale a cui hanno assistito gli utenti cinesi è risultata quindi inefficace, non ha raggunto lo scopo voluto.
Dalla Corea prendono le distanze dai propri dirigenti cinesi e specificano che l'iniziativa è stata presa in totale autonomia non dettata né suggerita o concertata con l'azienda madre: «Da quello che abbiamo capito», dicono in patria, «anche in seguito alle esplosioni i distributori cinesi hanno continuato a supportare Samsung e, nel corso dell'evento, hanno continuato a prendere prenotazioni. Questo è stato particolarmente toccante per i manager che, seguendo i propri costumi, hanno cercato di esprimere gratitudine nei confronti di questi distributori».

 

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