‘Alla gara parteciperemo da soli e, naturalmente,
avremo una serie di alleanze industriali con una serie di ‘content provider’
o ‘server provider”.
Con questa dichiarazione Tommaso Pompei, amministratore
delegato di Wind, sembra aver chiuso definitivamente la porta a possibili alleanze
con altri operatori telefonici, in vista della gara per le licenze UMTS.
Riguardo la questione dei cosidetti ‘operatori
virtuali’, Pompei ha ribadito la posizione che accomuna diverse compagnie di
telecomunicazioni che si apprestano ad affrontare considerevoli investimenti
per la realizzazione della rete, cioè che ‘se dovesse partire prima che
l’operatore strutturale abbia potuto completare il suo ciclo di investimenti,
questo influenzerà il prezzo delle licenze’.
Secondo Pompei serviranno 6-7 anni per ammortizzare
il costo della rete ed almeno 15 per la licenza. ‘Una riflessione su quello
che può portare in termini di sviluppo un ‘operatore virtualÈ credo
che vada fatta’, continua il numero uno di Wind. ‘Dovrebbe esserci un periodo
in cui i gestori che abbiano una posizione dominante sul mercato devono essere
obbligati ad aprire la propria rete’.