I produttori di cellulari cercano continuamente di rinnovare il prodotto, ma la cosa non è affatto semplice. Quando si parla di design degli smartphone, ad esempio, è difficile inventarsi idee originali o che non siano già state provate da qualcun altro. LG da un paio d’anni sui telefonini della gamma ammiraglia ha posto il bilanciere del volume sul retro, sotto la fotocamera posteriore, anziché sul bordo laterale; Oppo ha inserito una sola fotocamera rotante sulla parte superiore dei modelli N1 e N3, anziché una posteriore e una anteriore; alcuni brand, come Sharp con gli Aquos o Huawei, stanno cercando di assottigliare il più possibile i bordi ai lati del display, in modo da lasciare che lo schermo occupi quanto più possibile – in larghezza – la superficie frontale dell’apparecchio; altri produttori invece stanno portando all’estremo la riduzione dello spessore dei dispositivi e così via. Nessuno però aveva mai pensato ad un apparecchio completamente privo di tasti fisici. Almeno finora. Un produttore cinese invece ha deciso di realizzarlo. Il primo cellulare Android senza alcun tasto si chiama Manta 7X.
Manta 7X
Non crediate però che si tratti della cosiddetta “cinesata” ossia di un apparecchio con caratteristiche nella media e materiali scadenti. Tutt’altro. Il Manta 7X si distingue, oltre che per l’assenza di tasti fisici, anche per una elegante scocca in metallo e un notevole equipaggiamento hardware. Dietro lo schermone da 5,5 pollici (con risoluzione 1920×1080 pixel) di questo phablet troviamo 2 GB di RAM, un processore Qualcomm Snapdragon 801 con clock maggiorato a 2,5 GHz (solitamente è 2,3) e, udite udite, una batteria da 4.200mAh. Roba che si è vista sinora solo su pochissimi device, come il Gionee M2 (4.200mAh), il Lenovo P780 (4.000mAh), lo Xolo Q3000 (4.000mAh), lo Huawei Ascend Mate2 (4.050mAh), l’HTC One Max (3.300mAh) o il Motorola Droid Maxx (3.300mAh).
Anche il set fotografico non è affatto male: alla camera posteriore da 13 megapixel con sensore Sony IMX214 (lo stesso che si trova sul Nexus 6), se ne affianca una frontale sempre da 13 MP ma con sensore probabilmente differente.
Purtroppo la versione di Android che gira sull’apparecchio è la 4.4.4 – dunque niente Lollipop – ma va detto che Manta ha anche pesantemente modificato la ROM, denominandola “M07 OS”, per permettere all’utente di svolgere ugualmente funzioni che altrimenti non si potrebbero eseguire, data l’assoluta mancanza dei tasti fisici. Per alzare il volume, ad esempio, bisogna appoggiare il dito sul bordo sinistro del display (che è sensibile al tocco, così come il destro) e fare uno swipe verso il centro. Ed ecco che il bilanciere diventa un ricordo del passato. Sparito anche il tasto di accensione, dunque, e i tre bottoni-funzione tipici di Android, che sono ovviamente posti sul sul bordo inferiore della schermata così come accade sui Nexus sin dai tempi del Galaxy Nexus. Da segnalare anche la presenza sul bordo dell'apparecchio di un sensore di impronte digitali, che dà all’utente la possibilità di bloccare e sbloccare l’apparecchio attraverso un semplice sfioramento di un polpastrello.
Manta 7X
Se le caratteristiche sono praticamente top, purtroppo lo è anche il prezzo. Per portarsi a casa questo device dal design innovativo infatti sono necessari circa 650 Dollari. Certo, gli smartphone di fascia alta del 2015 costeranno un tantinello di più (200 o 300 Dollari in più) ma sarà davvero sensato spendere questa cifra per un apparecchio che non dà l’affidabilità di un brand più noto (anche in termini di garanzia e aggiornamenti) e che, tutto sommato, ha un hardware che poteva essere considerato il massimo sul mercato l’anno scorso?