Le pubblicità sui cellulari gioie e dolori del futuro della comunicazione mobile

La crescente importanza del mercato pubblicitario per i telefonini sta facendo spremere le meningi a tutti gli esperti di marketing e spot nel mondo

La crescente importanza del mercato pubblicitario per i telefonini sta facendo spremere le meningi a tutti gli esperti di marketing e spot nel mondo per poter sfruttare al meglio questo grande potenziale senza bruciare le possibilità di crescita inondando gli utenti mobili con migliaia di SMS ed MMS pubblicitari non desiderati. Il connubio tra pubblicità e cellulare è sempre più stretto, come dimostrano le campagne marketing dove mandare o ricevere SMS è un metodo sempre più diffuso per fare avvicinare il pubblico al nuovo prodotto.

L’interazione consentita dal telefonino fa si che la pubblicità abbia un effetto molto più decisivo rispetto ad altri metodi pubblicitari come la TV o la carta stampata. Il problema principale da più parti alzato riguarda però la privacy. Si dovrà necessariamente tenere conto dei diritti degli utenti a non ricevere pubblicità inutili o fastidiose, soprattutto perché il telefonino è percepito come un qualcosa di personale e privato, che non deve essere leso da un mondo troppo commerciale quale è quello pubblicitario. In poche parole se la pubblicità in TV dà fastidio possiamo sempre cambiare canale o spegnere il televisore, idem dicasi per la radio oppure per un giornale, ma se la pubblicità via SMS diventa fastidiosa abbiamo ben poche difese da opporre. Per questo motivo legislatori ed aziende stanno procedendo con i piedi di piombo in questo campo, che pure ha dimostrato di essere molto promettente.

L’arrivo di servizi di localizzazione potrebbe dare un ulteriore impulso a questo tipo di mercato. Esempi di questo tipo sono innumerevoli. Passando davanti ad un fast food potremmo ricevere un SMS che ci invita a recarci nel negozio per ritirare una confezione di patatine gratuita, la stessa cosa può succedere con decine di altri esercizi commerciali. L’importante è che sia sempre l’utente a decidere se ricevere o meno la pubblicità, evitando che essa sia troppo pervasiva o del tutto inutile. È uno spreco di denaro nonché controproducente mandare un SMS pubblicitario per un oggetto prettamente femminile ad un utente maschile. Personalizzare la pubblicità aiuterà a segmentare i target ed ad utilizzare messaggi mirati per il singolo consumatore, ottimizzando gli investimenti e nello stesso tempo raggiungendo con certezza il mercato desiderato.

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