La nuova Apple TV si spinge verso il mondo dei giochi

Presentato a San Francisco il nuovo smart-box con cui si può giocare dialogando con Siri.

Apple TV ha un hardware più potente, un OS moderno, una nuova user experience, Developer Tools, accesso all’App Store e, soprattutto, dialoga con Siri. Per Tim Cook l'Apple TV «è il futuro della televisione».  Siri su Apple TV ci informa sul tempo, dà i risultati sportivi e suona la nostra musica. Un telecomando con sensori di movimento può essere usato come gamepad: si chiama Touch Remote e ha il tasto per chiamare Siri.

La dimostrazione di Siri funziona e stupisce positivamente: se si chiede a Siri «Cosa ha detto?» mentre guardi un film, Siri fa il rewind di 15 secondi e ripete la frase che ci era sfuggita. Il sistema operativo di Apple TV si chiama tvOS e si basa su iOS 9, lo stesso OS di iPhone e iPad, che gli permette, quindi, di installare tutto l'universo di app già presenti sull'App Store.

Apple TV
Apple TV

Presumibilmente, da oggi, supporterà app create appositamente per essere fruite attraverso lo schermo TV grazie al suo sistema operativo dedicato. tvOS permette agli sviluppatori (stimati sugli 11 milioni) di creare app apposite, come ad esempio Beat Sports che è stato presentato sullo stage. Inoltre, Apple TV porta lo shopping sulla TV: grazie ad essa potremo fare acquisti direttamente da telecomando.

Ma la sfida vera è incentrata su Siri: Apple TV sarebbe al centro dell'universo digitale casalingo, il vero è proprio cervello, e Siri introdurrebbe un'esperienza del tutto nuova, un assaggio "reale" di intelligenza artificiale. Apple ha già un Hub casalingo chiamato HomeKit, Apple TV collegherebbe gli oggetti e Siri sarebbe la voce con cui comandare tutto.

All'interno di Apple TV troviamo un processore A8 da 64-bit. La connettività è garantita da Ethernet, HDMI, Bluetooth 4.0, Wi-Fi 802.11 e ricevitore IR. Prezzi di lancio $149 (32GB) e $199(64GB)

Apple TV
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E la concorrenza?
L'universo dei giochi è in espansione, recita il titolo della pagina di SteamOS, piattaforma di gioco che si pone in competizione con la nuova Apple TV e si prefigge di portare i giochi del PC sullo schermo del televisore in salotto. Steam aggiunge al Link (l'apparecchio per lo streaming da collegare alla TV) e alla Steam Machine (un Link ampliato con possibilità di installare 1000 giochi in maniera nativa), lo steam Controller (un pad di gioco wireless) e, soprattutto, lo SteamVR, realizzato da HTC, un sistema per la realtà virtuale comprendente un visore e due controller per le mani.

Orientato allo streaming di contenuti video, come film e serie televisive sarebbe stato il Fire TV di Amazon, Box TV che si avvale di numerose partnership come Hulu, Netflix, Youtube, Vimeo. Ottimo il servizio che permette di mandare al volo sullo schermo televisivo i contenuti sul Cloud Drive. Anche la Fire Tv ha comunque un gamepad venduto come accessorio a parte. Purtroppo da qualche tempo questo box è fuori commercio.

E neanche Samsung sta a guardare, tanto che solo qualche giorno fa, alla fiera dell'elettronica di Berlino, IFA 2015, aveva presentato la sua idea di domotica, attraverso un Hub chiamato SmartThings che vanterebbe la compatibilità con oltre 200 dispositivi. Nel riprogettare l'Hub Samsung SmartThings (con l'intenzione di risolvere i problemi che avevano i suoi predecessori), è stata introdotta la possibilità di gestire alcune attività a livello locale, senza passare per una connessione a Internet. Nella nuova versione presentata sono stati inseriti, tra le altre cose, un processore più potente capace di supportare un nuovo sistema di video-sorveglianza e una batteria di backup con autonomia di 10 ore in caso di interruzione di corrente.

Parte di questo sistema di video-sorveglianza di Samsung si chiama Smart Home Monitor che, come ha sottolineato Alex Hawkinson, CEO e fondatore di SmartThings, è un servizio che consente ai suoi possessori di controllare casa da qualsiasi parte del mondo essi siano. Un grande vantaggio del sistema Samsung è che dà agli utenti la possibilità di controllare e organizzare i dispositivi collegati, programmare azioni che si verifichino in base a dei preset prestabiliti.
Si chiama Internet delle Cose o IoT (Internet of Things) e da un po' di tempo ci siamo dentro.

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