Intervista a Otto Schweitzer di Telit Mobile Terminals

Controllo a tutti i livelli della
progettazione e della produzione dei propri telefoni cellulari, questo è
sicuramente il primo e più importante aspetto che emerge dalla nostra
intervista esclusiva a Otto Schweitzer, senior product manager di Telit Mobile
Terminals, il dinamico produttore italiano di telefoni cellulari con sede a
Sgonico, a Trieste.

L’attenzione di Telit per tutte
le fasi dello sviluppo di un telefono cellulare (dallo studio di prodotto, alla
sua ingegnerizzazione con il ricorso di tecnologie proprietarie, fino alla produzione)
emerge soprattutto se si tiene conto che il grosso dell’azienda è composto
da tecnici, oltre 250 se si considerano anche i centri di ricerca di Milano
e Roma. Questo si concretizza nella possibilità di realizzare internamente
tutte le componenti del prodotto, raggiungendo così un ottimo grado di
flessibilità e permettendo di ottenere in tempi relativamente brevi modelli
in grado di soddisfare le aspettative degli utenti.


Otto Schweitzer
senior product manager di Telit Mobile Terminals

Nonostante Telit abbia scelto di
concentrarsi sulle tecnologie ormai collaudate, ci spiega Schweitzer, l’azienda
è già al lavoro su quelle che in futuro diverranno le caratteristiche
tecniche che l’utente comune si aspetterà di trovare sul proprio cellulare,
come ad esempio il GPRS e il Bluetooth. Non mancano tuttavia le idee innovative,
non dimentichiamo infatti che Telit è tuttora l’unico produttore ad aver
realizzato un cellulare con radio FM dotata di RDS (il GM
910i
che purtroppo non ha ottenuto il successo che meritava) e l’ ES
530
, unico cellulare per la rete analogica E-TACS in grado di gestire messaggi
SMS testuali, a dimostrazione della tesi di Telit secondo la quale anche i prodotti
ormai dati per scontati possono essere ulteriormente innovati.

Nella nostra intervista con Otto
Schweitzer non si poteva non parlare del GM
822
, l’ultimo nato di casa Telit che a poche settimane dal suo lancio sul
mercato (il telefono è stato presentato
ufficialmente
a Smau 2001, ad ottobre)
può contare già su oltre 300.000 pezzi venduti, anche grazie ad
un contratto di fornitura con Tim, che ha inserito questo modello nel proprio
listino dei telefoni cellulari. Pur
essendo un cellulare entry level, pensato per una clientela giovane, il Telit
GM 822 non manca di soluzioni che non si trovano nemmeno sui cellulari di fascia
più alta e di marche sicuramente più note, prime fra tutte la
compatibilità con i nuovi messaggi multimediali EMS e il supporto alla
versione 1.21 di WAP.

Del Telit GM 822 arriverà
nelle prossime settimane anche versione tri-band, il GM 825, pensato per
una clientela ancora più esigente che ha la necessità di
utilizzare il cellulare sia sulle reti europee (a 900 e 1800 mhz) che
su quelle statunitensi a 1900 mhz. Unica differenza rispetto al predecessore
sarà data, oltre che dalla compatibilità con le reti GSM
a 1900 mhz, anche dalla sua disponibilità solo nella colorazione
grigia, sicuramente più adatta al pubblico a cui questo cellulare
si rivolge.
Parlando dei prossimi cellulari
Schweitzer ci ha anticipato che a marzo, al prossimo CeBIT
di Hannover, assisteremo alla presentazione del primo modello GPRS di
Telit, le cui specifiche tecniche stanno per essere definite proprio in
questi giorni (si parla addirittura di un modello a 4+1 timeslot).


Il nuovo Telit GM 825

A settembre, giusto in tempo per
il prossimo Smau, arriveranno invece i primi
cellulari disegnati da Giugiaro, legato da quest’autunno a Telit da un accordo
di collaborazione. Il cuore tecnologico tutto italiano dei cellulari Telit batterà
quindi presto in un corpo altrettanto italiano, grazie al contributo di una
delle aziende che hanno portato il design italiano ad essere apprezzato in tutto
il mondo.

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