Instagram: privacy a rischio? Tutti stanno disattivando questa funzione

La nuova funzionalità che Instagram ha ufficialmente lanciato agli inizi di agosto sta destando parecchia preoccupazione fra gli utenti.
Instagram: privacy a rischio? Tutti stanno disattivando questa funzione

Instagram, di recente, ha presentato diverse nuove funzioni: tra queste, spicca sicuramente Instagram Mappe, pensata per consentire la condivisione in tempo reale della propria posizione con un gruppo selezionato di contatti.

Meta la descrive come un modo “innovativo” per connettersi agli altri, però non mancano preoccupazioni degli utenti di Instagram riguardo alla privacy.

Come funzionano le mappe di Instagram

instagram mappe

Le mappe di Instagram combinano due modalità di condivisione:

  • attiva, in cui l’utente tagga volontariamente un luogo nei post o nelle Storie;
  • passiva, che rivela automaticamente ai follower l’ultima posizione registrata quando si apre l’app, anche solo per scorrere il feed.

Questa seconda modalità può rendere note, all’insaputa dell’utente, informazioni estremamente sensibili, come gli orari in cui ci si trova a casa oppure al lavoro, ma anche la frequenza con cui si visitano determinati luoghi. Tali dettagli reperibili su Instagram, se incrociati, possono delineare un quadro piuttosto chiaro delle proprie abitudini, fino a rivelare l’indirizzo di residenza.

Le mappe possono essere disattivate

Per scongiurare simili inconvenienti, è possibile intervenire nelle impostazioni di Instagram: basta recarsi nella sezione dedicata proprio alle mappe (se già abilitate) e selezionare “Nessuno” tra le opzioni relative a chi può vedere la posizione, evitando poi di geotaggare foto, video, Storie o Reel. Per una sicurezza maggiore, è anche possibile revocare l’accesso alla localizzazione direttamente dalle impostazioni dello smartphone, nella sezione dei permessi relativi alle varie app.

Meta afferma che la funzione delle mappe è disattivata di default su Instagram e può essere attivata solo manualmente, permettendo la visibilità della posizione esclusivamente a contatti con cui ci si segue reciprocamente, oppure ad una lista privata e selezionata, mantenendo i dati per un massimo di tre giorni e senza utilizzarli a fini pubblicitari.

Lo stesso Adam Mosseri, capo di Instagram, ha ribadito che la condivisione della posizione avviene solo su iniziativa dell’utente: tuttavia, online ci sono segnalazioni di potenziali condivisioni automatiche indesiderate, pertanto è sempre bene dare una controllatina.

Fonte: Androidheadlines

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