Huawei si prepara a stupire, ancora una volta, con la seconda generazione del suo rivoluzionario smartphone pieghevole a tre pannelli: Huawei Mate XT 2.
Dopo aver introdotto il primo modello con un design trifold, che ha comunque sollevato qualche dubbio in merito alla resistenza, nuove indiscrezioni suggeriscono che Huawei sarebbe pronta a compiere un netto passo in avanti circa la solidità costruttiva della prossima unità.
Huawei Mate XT 2: cosa sappiamo al momento
Secondo quanto riportato dal leaker cinese Fixed Focus Digital su Weibo, Huawei Mate XT 2 potrebbe essere dotato di una tecnologia avanzata per la protezione del display: il vetro ultra-flessibile (UFG), già visto in precedenza sul Samsung W25, variante premium del Galaxy Z Fold 6 e destinata esclusivamente al mercato cinese. Si tratta di un materiale più efficiente rispetto al tradizionale UTG (ultra-thin glass), utilizzato nella maggior parte degli smartphone pieghevoli di oggi.
Il vetro UFG, fornito da aziende specializzate come Schott in collaborazione con la stessa Samsung, garantisce una maggiore resistenza alla piegatura continua e una superficie più uniforme al tatto, aumentando sia la longevità del pannello e sia la qualità visiva. La scelta di Huawei nell’adottare questa soluzione potrebbe rappresentare una risposta diretta all’esigenza di una maggiore robustezza, soprattutto su un dispositivo con un meccanismo a tre pannelli, più complesso rispetto ai foldable tradizionali.
Huawei Mate XT 2 dovrebbe debuttare nella seconda metà del 2025, insieme al nuovo Mate X7, e potrebbe essere alimentato dal chipset Kirin 9020, lo stesso presente nella gamma Huawei Pura 80. Anche se i dettagli sulle specifiche tecniche restano scarsi, l’adozione di questo processore indica che Huawei punta a garantire prestazioni elevate ed un’esperienza premium su tutta la linea.
Maggiori informazioni sulle principali caratteristiche, come di consueto, dovrebbero essere condivise man mano che ci avvicineremo al lancio ufficiale di Huawei Mate XT 2: continuate a seguirci perché, ovviamente, vi terremmo aggiornati.
