Huawei: fornitura di chip da Samsung e SK Hynix

A seguito delle nuove politiche sugli affari con la Cina dichiarate da Trump, Huawei sta cercando nuovi fornitori stabili per la produzione di chipset
Huawei: fornitura di chip da Samsung e SK Hynix

Tempi duri per il noto colosso della tecnologia e delle telecomunicazioni Huawei; l’amministrazione Trump ha ridotto ancor più i rapporti – già difficili – con la fornitura di prodotti americani per la Cina e ha prolungato il ban della certificazione Google sui device del brand asiatico per un altro anno. Di fatto, i device Huawei non potranno godere della licenza Android e dei GMS ancora per un bel po’, e le recenti limitazioni sui controlli delle esportazioni hanno impossibilitato l’azienda a sfruttare i precedenti partner per la produzione di chipset.

Huawei: una soluzione al ban di Trump

Adesso sembra che il colosso cinese stia cercando aiuto da Samsung Electronics e da SK Hynix per una fornitura stabile di chip, nonostante la crescente pressione degli USA sull’isolamento di Huawei dal mercato mondiale. Secondo recenti report, Huawei è uno dei più grandi clienti di Samsung e SK Hynix, in quanto la società spende oltre 8,1 miliardi di dollari per l’acquisto di chip DRAM e NAND dalle società sudcoreane.

Mentre i chipmaker non sembrano essere soggetti alle restrizioni governative annunciate dal Governo degli Stati Uniti d’America, Huawei è preoccupata che tale mossa possa arrivare a breve; pertanto l’impegno svolto dall’azienda in questa direzione sembra essere più che legittimo. Conoscendo Trump, è bene essere sempre “un passo avanti”.

Il Dipartimento del Commercio degli USA ha annunciato infatti che tutti i produttori di chip che utilizzano le apparecchiature americane, la proprietà intellettuale o il software americano, devono richiedere una licenza prima di spedire i componenti a Huawei. Poco dopo l’annuncio di questa nuova regola, TSMC, il più grande produttore di CPU a livello mondiale, ha affermato di non ricevere nuovi ordini dall’azienda cinese.

In risposta a tutto ciò, il Dipartimento del Commercio cinese ha affermato che si oppone ai severi controlli sull’export americano, aggiungendo che queste restrizioni rappresentino un serio pericolo per tutte le catene di approvvigionamento mondiali. Ha altresì richiesto agli USA di invertire le restrizioni, “allentando” di fatto la presa, con contromisure volte a ristabilire equilibri commerciali.

Andy Purdy, Chief Security Officer degli Stati Uniti per Huawei, ha affermato che la società cinese sopravviverà anche a questi scenari, adattandosi e trovando, come ha sempre fatto, una soluzione alternativa a tutto ciò.

Fonte: Bloomberg

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