Fusione tra 3 Italia e Wind, nasce un nuovo operatore

L'accordo è stato siglato tra CK Hutchison e VimpelCom, le società multinazionali che controllano 3 e Wind

Tre Italia e Wind hanno raggiunto un accordo per una join venture per la gestione delle loro attività in Italia.
Sul profilo ufficiale di Wind, spunta un tweet carico di entusiasmo: «Accordo raggiunto tra Wind e 3 Italia per Joint Venture alla pari. Un grande futuro insieme!».
L’accordo è stato siglato tra le due società multinazionali che controllano 3Italia e Wind, rispettivamente CK Hutchison e VimpelCom .

«L’unione di 3 Italia e WIND creerà un operatore finanziariamente solido ed efficiente, capace di competere ad alto livello nel mercato» ha dichiarato Canning Fok, Co-Group Managing Director di CK Hutchison, commentando l'accordo. «Questa joint venture darà al nuovo operatore la dimensione e la forza per offrire ai clienti italiani, sia business sia consumer, una rete eccellente con una maggiore copertura 4G e una velocità più elevata.»

Il tweet di Wind
Il tweet di Wind

CK Hutchison e VimpelCom gestiranno il 50% delle azioni della JV Holdco, compagnia che gestirà 3 Italia e Wind.
La nuova società sarà guidata da Maximo Ibarra, attuale CEO di WIND. Vincenzo Novari, attuale CEO di 3 Italia, ad operazione completata, sarà nominato senior adviser di CK Hutchison per l’Italia e sarà inoltre membro del CDA della JV per CK Hutchison.

Commentando l’accordo, Jean-Yves Charlier, CEO di VimpelCom, dichiara: “Questa è un’operazione epocale per il mercato italiano. Le due aziende diventeranno l’operatore leader del quarto maggior mercato delle TLC in Europa, un player convergente in grado di accelerare gli investimenti sulla rete, sui servizi e sulle innovazioni digitali. Allo stesso tempo, l’accordo rappresenta una pietra miliare per entrambi gli azionisti grazie alle sinergie tra le due compagnie che nel lungo termine forniranno un valore significativo agli azionisti”.

Il completamento dell’operazione, soggetto all’approvazione degli organi regolamentari, compreso l’Antitrust europeo, dovrebbe concludersi entro 12 mesi.

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