EMUI 11 ufficiale, ma non è basata su Android 11

Huawei ha appena ufficializzato la sua skin EMUI 11 durante la sua Developer Conference; si nota però, che questa non è basata su Android 11.
EMUI 11 ufficiale, ma non è basata su Android 11

Huawei ha appena annunciato oggi la nuova skin proprietaria EMUI 11 alla sua Developer Conference. Piccola particolarità: si è scoperto che la nuova interfaccia non è basata su Android 11, al contrario di quanto si ipotizzava. Tuttavia, il colosso cinese ha apportato diverse modifiche visive al software, nuove animazioni, funzionalità e ottimizzazioni nascoste; scopriamole insieme.

EMUI 11: ecco le tante novità

Uno dei cambiamenti più importanti nella nuova EMUI sono proprio le funzionalità multi-finestra e lo schermo diviso; entrambi, ora, sono al centro, così che l’utente possa acquisire maggiore familiarità con le funzionalità invece di inserirle da qualche parte nei menù.

Arriva anche una gesture dedicata che fa emergere la barra laterale smart multi-window; si può evocare in ogni app o in ogni menù. Si aprirà dunque, una piccola finestra laterale con le app preferite (o più utilizzate) e, con un singolo gesto di trascinamento, si potrà dar avvio alla funzione di multi-tasking. Ovviamente, le finestre sono a forma libera, pertanto possono essere regolate nelle dimensioni a proprio piacimento.

Lo schermo sempre attivo (Always-On-Display) ha adesso un paio di nuove opzioni di personalizzazione; ci sono nuovi stili e display animati sempre attivi.

Le animazioni durante la navigazione all’interno dei menù sono state ottimizzate per schermi ad alto refresh rate; Huawei afferma di aver dedicato ore ed ore di ricerca alla scoperta dei modi con i quali l’utente percepisce le animazioni di transizione. Utilizzando i dati raccolti dallo studio, la compagnia ha ottimizzato le animazioni in modo da farle sembrare ancora più fluide e veloci.

La collaborazione multi-schermo 3.0 fa ora parte della EMUI 11; si possono controllare fino a tre app Android dal PC dopo aver sincronizzato il telefono Huawei con un PC MateBook Windows 10. Il processo è molto simile a quello che avviene fra device Samsung e laptop Microsoft. Per far funzionare questa opzione occorre avere PC Manager aggiornato alla versione 11.0 o successiva.

Inoltre, quando si proietta il telefono su un display esterno, le chiamate e i messaggi vengono visualizzate solo sullo smartphone, così da proteggere la privacy ma garantire la continuità del mirroring su un pannello secondario.

Ci sono anche miglioramenti molto sottili alle app di sistema e al modus operandi di come il software gestisce le autorizzazioni. Un esempio? Se un’applicazione utilizza il microfono, il GPS o la fotocamera, un’icona nella barra di stato avviserà l’utente a riguardo. Infine, il blocco note ora supporta la modifica in contemporanea da più dispositivi Huawei.

EMUI 11 sarà preinstallata su tutti i nuovi Huawei commercializzati da adesso in poi; arriverà presto sulla serie P40 e sui Mate 30.

L’iterazione basata su Android 11 invece, verrà ritardata ulteriormente a causa del ban commerciale imposto dal Governo degli USA attualmente in corso. Di fatto, poiché Huawei ha avuto solo un paio di giorni da quando Google ha rilasciato l’aggiornamento, il team di sviluppo non ha fatto in tempo a creare una skin sulla nuova release AOSP. Restiamo in attesa di ulteriori novità da parte del colosso della tecnologia cinese.

Fonte: PocketNow

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