Chrome per Android: autenticazione con lettore d'impronte digitali

La nuova versione di Google Chrome per Android, disponibile in beta, implementa la possibilità di utilizzare l'autenticazione tramite lettore d'impronte digitali

Google Chrome, il celeberrimo browser Web multi piattaforma, è a lavoro per rendere le sessioni di navigazione Web più sicure su Android. In particolar modo, l’aggiornamento – per ora disponibile solo in beta – permetterà di utilizzare una nuova forma di autenticazione sui siti Web.

Il lettore d’impronte digitali è ancora “una garanzia”

Per quanto ormai esistano svariati forme di autenticazione per tenere al sicuro i propri dati, il lettore d’impronte digitali continua a rimanere uno dei metodi più sicuri. Specialmente se paragonato alla altre possibilità basate su valori biometrici.

Probabilmente è per questo motivo che Google ha deciso di implementare il riconoscimento dell’impronta sulla versione 70 di Google Chrome Beta per Android, che è già disponibile per il download.

Come funziona la nuova feature

Gli utenti avranno la possibilità di utilizzare la loro impronta per accedere ad aree riservate di determinate pagine Web. Perché questo avvenga, è necessario che i siti abbiano implementato le API necessarie.

In questo modo, il fingerprint reader potrebbe essere sfruttato per l’autenticazione a due fattori, che attualmente si basa sulla conferma tramite codice o tramite altri dispositivi collegati agli account al quale l’utente tenta di collegarsi.

Non solo, l’arrivo di nuove API (Shape Detection) per Android permetterà di riconoscere testi, volti ed anche codici a barre contenuti all’interno di immagini incontrate durante la navigazione Web.

Infine, Google ha deciso di eliminare il numero di versione della build dell’applicazione dalla stringa che identifica lo user agent. La novità, che arriverà sia su iOS che Android, è mirata ad aumentare i livelli di sicurezza, limitando il rischio di furto di dati personali. 

Infatti, ogni versione di qualsivoglia software, ha determinate falle di sicurezza che fondamentalmente sono alla base della possibilità che malware o altre forme di pericoli informatici possano penetrare nei dispositivi ed entrare in possesso di dati personali più o meno sensibili. Nascondere la versione del software è decisamente una buona idea.

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