Che fine hanno fatto? - Seconda parte

Riprendiamo il discorso interrotto la scorsa settimana sui vaporware della telefonia mobile, ovvero quei prodotti annunciati e mai giunti sugli scaffali dei negozi.

Riprendiamo il discorso interrotto la scorsa settimana sui vaporware della telefonia mobile, ovvero quei prodotti annunciati e mai giunti sugli scaffali dei negozi.
Prima di continuare nella disamina odierna vogliamo ringraziare la gran mole di lettori che hanno apprezzato il lavoro svolto e ci hanno segnalato un alto numero di vaporware o presunti tali.
Per tale motivo effettuiamo una breve scorsa concernente alcuni dei modelli più gettonati e che avevano riscosso un grande interesse poi sfumato in un bicchiere d’acqua.
Su tutti citiamo il Neonode N1, che a distanza di oltre 4 anni fa discutere ancora.
Nel 2002, infatti, la sconosciuta aziende svedese Neonode presentò, con un’ottima scelta di marketing, lo smart phone N1, che all’epoca appariva rivoluzionario e di ridottissime dimensioni.
I mesi, però, passarono e dell’N1 non vi fu traccia.
Molti lo addirittura prenotarono online, ma senza alcun successo.
Solo nel giugno del 2004, finalmente, i primi N1 videro la luce e furono consegnati a chi aveva avuto l’enorme pazienza di attenderlo!
Ad oggi l’N1 è un prodotto di nicchia, venduto unicamente online e diffuso in poche migliaia di pezzi anche nella rinnovata versione N1m, ad un prezzo superiore ai 500 Euro. Non un vero vaporware, quindi, piuttosto una promessa mancata.
Sorte simile per un altro cellulare che solleticò gli interessi degli appassionati: il Benefon Twin Dual SIM.
La casa finlandese Benefon, infatti, nel 2000 presentò questo modello, con la promessa di vederlo entro breve sul mercato e soprattutto con la decantata possibilità di utilizzare due diverse SIM contemporaneamente.
In un periodo nel quale molti utilizzavano doppie e triple SIM e non si possedevano, come oggi, più cellulari, il Benefon Twin era visto come la manna dal cielo.
Purtroppo, però, anche in questo caso le promesse vennero disattese ed una volta giunto sul mercato, Benefon annunciò che il Twin avrebbe supportato due SIM, ma non in contemporanea. Decadeva, quindi, molto dell’interesse suscitato.
Ancora oggi chi ama la criptotelefonia può trovare qualche esemplare di Benefon Twin Dual SIM in vendita su vari e-shop europei a prezzi che variano dai 50 ai 100 Euro.
Nella speranza di solleticare ulteriormente le curiosità dei lettori con queste disamine vi invitiamo a scriverci ancora sui modelli che avevano suscitato in voi interesse e che vorreste trovare nelle pagine di questo speciale.
Passiamo ora a parlare più nello specifico dei vaporware di alcuni produttori telefonici.
In questa puntata ci occuperemo di Samsung, Panasonic, Sendo.

Neonode N1
Neonode N1

Benefon Twin
Benefon Twin

Samsung

La casa sudcoreana è una vera e propria campionessa di vaporware.
Si può a ben donde affermare che decine di cellulari annunciati da Samsung non siano mai giunti su alcun mercato di riferimento.
Alcuni, invece, hanno avuto una vita lunga il tempo di un mattino. Per tale motivo appare impresa improba elencare tutti i vaporware della casa orientale, piuttosto ci soffermeremo sui più attesi o, in generale, sui più recenti.
Samsung X410
Samsung X410Iniziamo, quindi, con l’SGH-X410, che sarebbe dovuto essere il primo cellulare Bluetooth di Samsung, fratello dell’SGH-X400 nelle fattezze e nelle funzionalità.
Annunciato all’inizio del 2003, l’SGH-X410 fu più volte rimandato per problemi tecnici ed infine annullato definitivamente poiché le caratteristiche tecniche erano oramai decisamente vetuste per il mercato.
Più volte annunciato ed altrettante volte mai lanciato è anche il primo PDA phone GSM con Pocket PC di Samsung, l’SGH-i700.
La versione CDMA, infatti, è da alcuni anni in vendita negli USA, mentre in Europa nessun operatore decise di investire su di un mercato che, nel 2003, appariva decisamente immaturo.
Samsung ci ha riprovato allo scorso 3GSM 2005 con il nuovo SGH-i750, ma anche di questo modello si sono perse le tracce.
Non migliore sorte hanno avuto gli altri smart phone della casa coreana.
Ricordiamo su tutti l’SGH-i500, dotato di Palm OS, caduto nel dimenticatoio dopo l’abbandono da parte di Samsung del sistema operativo di PalmSource, ma più volte annunciato nell’arco di vari anni, dal 2002 al 2004.
Anche il primo smart phone Symbian di Samsung fu presto accantonato, il modello SGH-D700, che appariva rivoluzionario nel 2003 e che forse proprio per le fattezze poco versatili fu cancellato dalla road map della casa sud coreana nel corso dell’anno successivo.
Samsung SGH-i700
Samsung SGH-i700Pare proprio che Samsung si conceda il lusso di presentare il primo modello contenente una caratteristica fondamentale o decisamente interessante per i propri possibili clienti, per poi cancellarlo in favore di modelli più recenti.
È questo anche il caso del primo cellulare UMTS, l’SGH-Z100, utilizzato da alcuni operatori per i test delle prime reti UMTS, ma mai giunto nei negozi a favore dell’SGH-Z105. Continuando a discorrere dei tantissimi progetti decaduti di Samsung passiamo a modelli più recenti, che quindi hanno ancora qualche, seppur remota, possibilità di giungere sul mercato.
Modelli come l’SGH-Z110, che Vodafone avrebbe dovuto lanciare in esclusiva anche nel nostro paese, ma che vide la luce solo in alcuni stati europei, come Germania e Regno Unito.
Più interessante l’UMTS SGH-Z130, con display rotante, presentato in pompa magna allo scorso 3GSM 2005, ma mai giunto in Italia, se non tramite qualche importatore parallelo dalla Germania, mercato dove il modello ha visto la luce, sebbene con numeri di vendita alquanto deludenti.
Simile sorte per l’SGH-D720, secondo smart phone Symbian di Samsung, giunto sul mercato inglese e tedesco, ma non ufficialmente su quello italiano.
Ancora delusioni UMTS con il mancato arrivo dell’SGH-Z700, primo cellulare annunciato da Samsung dotato di fotocamera da 3 megapixel, presentato allo scorso CeBIT 2005, ma già quest’anno abortito a favore del più recente SGH-Z710.
In definitiva si può concludere dicendo che Samsung, presentando decine di modelli ogni anno, spesso fa solo dei giochi di stile, utili per testare il mercato o per preparare i clienti alle successive novità. Samsung D720
Samsung D720Samsung Z700
Samsung Z700

Panasonic
Inizialmente Panasonic, marchio col quale vengono venduti in Europa i prodotti di Matsushita, vendeva unicamente i propri cellulari tramite Omnitel prima e Vodafone poi.
Per tale motivo tutti i modelli annunciati sono perfettamente usciti sul mercato.
I primi vaporware sono giunti con la disgiunzione del marchio da parte di Vodafone. In particolare fa impressione il fatto che Panasonic, sebbene si basi sull’esperienza tecnica maturata sul mercato nipponico, non abbia ancora lanciato un cellulare UMTS per l’Europa.
Il primo annunciato fu lo Z800, rimasto solo sulla carta.
Stessa fine per il VS9, null’altro che l’evoluzione dello Z800, che però non ha finora avuto miglior fortuna.
Per assurdo Panasonic ha annunciato a fine 2005 l’abbandono della produzione GSM/GPRS per concentrarsi sull’UMTS. Panasonic Vs9
Panasonic VS9

Sendo
L’oramai ex casa di produzione inglese balzò agli onori della cronaca per la faccenda relativa all’oramai mitico smart phone Z100.
Sendo lo presentò con Microsoft nel lontano 2001, in grande evidenza, primo cellulare dotato di sistema operativo Smart Phone 2002. Lo sviluppo dello stesso, però, si rivelò più gravoso del previsto ed il sistema operativo era altamente instabile.
Nel corso del 2002 Orange, operatore francese, annunciò l’arrivo a breve sul mercato del proprio smart phone SPV, basato anch’esso su Smart Phone 2002.
Per Sendo fu un colpo durissimo. Abbandonò Microsoft e, dopo poche settimane, intentò una causa per spionaggio industriale contro Orange e Microsoft, che si risolse in un nulla di fatto.
Lo Z100 rimase un eterno incompiuto, vera icona dei vaporware telefonici. Sendo Z100
Sendo Z100

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