Canone Rai, brutte notizie: cosa dobbiamo aspettarci per il 2023

Per ora ci sono solo brutte notizie in merito al futuro del Canone Rai, la tassa più odiata dagli italiani, e a cosa succederà nel 2023.
Canone Rai, brutte notizie: cosa dobbiamo aspettarci per il 2023

Per gli italiani questi ultimi 4 anni sono stati alquanto funesti. Tra Covid-19 e crisi economica, seguita dal caro bollette e dall’aumento di materie prime e carburante, non stiamo passando un periodo particolarmente felice. Chi pensava che il 2023 sarebbe iniziato almeno con una bella novità in merito al Canone Rai, in questi giorni è rimasto deluso.

Infatti, a differenza di quanto si era detto fino a un paio di settimane fa, l’abbonamento radiotelevisivo italiano rimarrà in bolletta. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, nella persona del Ministro Giancarlo Giorgetti, ha riconfermato che questa tassa sarà riscossa su mandato dei fornitori di energia elettrica:

La milestone Pnrr trova il suo fondamento nell’esigenza di tutela della concorrenza del mercato dell’energia elettrica e si basa sulle proposte AGCM, la quale non aveva rilevato alcuna criticità in merito al pagamento del Canone Rai dal punto di vista della concorrenza del mercato dell’energia, a condizione che il pagamento fosse trasparente per gli utenti finali. Requisito che risulta soddisfatto.

Brutte notizie quindi su questo tema scottante che sta lasciando i più con l’amaro in bocca. Dobbiamo aspettarci un futuro funesto? Diciamo che nemmeno il 2023, sotto questo aspetto, sarà un anno da ricordare se non per i buoni propositi di risparmio visto che i prezzi di energia e gas stanno salendo alle stelle.

Canone Rai 2023: quali saranno le novità?

Il Canone Rai rimarrà in bolletta. È stato questo l’annuncio dopo una lettera aperta dei Sindacati che chiedevano al Ministero dell’Economia e delle Finanze di esprimersi in merito a questa tassa. Quindi quali saranno le novità per il 2023? In questo senso gran poche, solo la speranza che almeno l’abbonamento radiotelevisivo non subisca aumenti.

C’è comunque chi non è d’accordo con questa decisione. La cosa singolare è che le voci contrarie arrivano proprio da chi sta al Governo e nello specifico dal Ministro Matteo Salvini che, portavoce del suo partito, ha fatto sapere in questi giorni la sua ferma volontà di eliminare questa tassa definitivamente:

Il Canone Rai va tolto? Assolutamente sì, pagare il Canone Rai per guardare i Fazio o i telegiornali di sinistra, anche no…
La stragrande maggioranza dei giornali, delle radio e delle televisioni sono a sinistra. La pacchia è finita.

I toni politici sono aspri, ma pensiamo che si possa fare veramente poco per abolire l’abbonamento radiotelevisivo italiano. L’unica lotta che andrebbe intrapresa riguarda il costo, affinché anche questo non torni ai precedenti 110 euro o, peggio, non vada verso i 300 euro l’anno.

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