Call of Duty bannerà i giocatori razzisti

Secondo quanto trapelato dalle parole di Infinity Ward su Twitter, sembra che Call of Duty avrà il pugno di ferro contro i commenti razzisti.
Call of Duty bannerà i giocatori razzisti

Stando a quanto emerge online, lo sviluppatore di Call of Duty sembra che avrà il pugno di ferro con i giocatori che utilizzeranno commenti e parole razziste. L’azienda sta pianificando un monitoraggio più accurato e un filtro più rigoroso delle sezioni interattive all’interno del gioco.

Call of Duty: “No al razzismo”, senza giri di parole

Activision e Infinity Ward stanno rispondendo in maniera positiva e propositiva alle proteste di #BlackLivesMatter, ritardando il rilascio delle nuove stagioni per il gioco di Call of Duty: Modern Warfare, COD Mobile e Warzone.

Inoltre, l’ultimo post pubblicato da Infinity Ward si colloca in quella misura di repressione del razzismo nei confronti dei giocatori che adottano toni, parole e slang di insulto verso etnie, minoranze e molto altro ancora. Lo scopo delle società è quello di fermare gli atteggiamenti che possono mettere ferire e compromettere la dignità degli esseri umani.

Per tale motivo, si è scelto di adottare nuovi filtri anti-odio razziale, nuovi sistemi di segnalazioni in-game e divieti e ban permanenti per i player che si comportano – senza troppi giri di parole – da “cafoni”. Le società hanno intenzione anche di aggiungere nuovi limiti più severi alle modifiche dei nomi e stanno studiando attentamente dei modi per denunciare in maniera semplice e veloce i razzisti, portandoli così all’esclusione perenne dal gioco.

La compagnia ha affermato di aver intensificato gli sforzi anti-razzisti già dal lancio di Modern Warfare, ma ha dichiarato che avrebbe dovuto far un lavoro migliore di quanto non abbia fatto e si è “scusata” per non aver agito “abbastanza”.

Ad ogni modo, ci vorrà un po’ di tempo prima di vedere attuate le parole di Infinity Ward e Activision sui gioco. Intanto, questo è un primo riconoscimento che vede il razzismo come un problema in corso in tanti giochi multiplayer online, nei quali, gente frustrata e con evidenti problemi di educazione, sfoga la propria rabbia insultando – dietro un semplice schermo – le persone, dimenticandosi spesso che anche le parole “hanno un peso”.

In tutto ciò, ci schieriamo apertamente a favore di tutte le iniziative, i ritardi, gli eventi cancellati e qualsiasi altra protesta in corso (pacifica, ovviamente) volta a far scuotere le comunità mondiali circa il problema del razzismo nei confronti di determinate etnie.

Fonte: Twitter Infinity Ward

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