Batterie tra presente, passato e futuro

Rappresentano il tallone d'Achille della tecnologia mobile. Ma nuovi materiali fanno ben sperare.

Sia che si tratti di pale eoliche, auto elettriche o smartphone, la conservazione dell’energia è uno dei più grandi problemi tecnologici odierni. Chi riuscirà a trovare una soluzione efficace in questo settore si assicurerà probabilmente enormi guadagni. Le batterie attuali, infatti, non sono in grado di tenere il passo con i continui progressi della tecnologia. Uno smartphone compatto e potente, come gli attuali top di gamma, se consentisse di poter essere ricaricato solo una volta a settimana si rivelerebbe il primo autentico successo dopo l'introduzione del touchscreen, nonché un validissimo motivo per invogliare gli utenti ad acquistare un nuovo device.

Accumulatore
Un accumulatore è costituito da due elettrodi (litio e grafite metallica) e, tra di essi, è disposto un elettrolito, che provvede a trasferire la carica elettrica (ioni di litio).

Ma è pur vero che, mentre un accumulatore per l'energia eolica è preferibile che sia di grandi dimensioni, la maggior parte dei dispositivi di uso quotidiano necessita di batterie di dimensioni compatte. I nuovi smartwatch, in effetti, non hanno spazio sufficiente a contenere batterie grandi al punto da garantire un'autonomia decente. L'Apple Watch, ad esempio, dura solo 20 ore. Dal punto di vista tecnologico, dunque, lo sviluppo delle batterie assomiglia quasi alla ricerca del sacro Graal, ma sul loro futuro stanno lavorando alacremente ricercatori universitari, produttori leader di accumulatori (come Panasonic) e giganti dell'elettronica (come Samsung e Apple)… continua la lettura dell'articolo su Punto Informatico.

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