Apple Watch, problemi di produzione in vista

Apple sarebbe in difficoltà: non ci saranno abbastanza Watch durante i primi mesi per soddisfare le aspettative di mercato della società. Lo si deduce dalle recenti indiscrezioni, riportate da UDN, secondo cui l’azienda di Cupertino è stata costretta a ridurre della metà il volume di produzione (da 2,5-3 milioni di unità al mese a 1,25-1,5 milioni). Un numero decisamente inferiore alle previsioni di Apple e che potrebbe influenzare negativamente sia l'immagine sia la commercializzazione del suo primo smartwatch.

Apple Watch in acciaio

Secondo le più classiche fonti ben informate, i problemi principali sarebbero due: la produzione dello schermo OLED in plastica e l'assemblaggio nelle fabbriche di Quanta. A occuparsi del display è LG: in particolare, sembra che realizzare lo schermo OLED in plastica dell'Apple Watch si sia rivelata un'operazione più difficile rispetto a quelli normali in vetro. Questo contesto avrebbe ridotto la capacità di produzione di almeno il 30 per cento.

Nel secondo caso il problema riguarda l'esperienza di Quanta. Quest'ultima, infatti, si occupa generalmente dell'assemblaggio dei laptop, motivo per cui lavorare su un dispositivo più piccolo come uno smartwatch ha impedito di procedere con la normale rapidità. Sembra che sia intervenuta anche Foxconn per fare in modo che il livello di produzione mensile non calasse eccessivamente ed è probabile che la prossima generazione di Apple Watch verrà in buona parte assemblata proprio da quest'ultima, già fornitore per iPhone e iPad.

Ostacoli importanti, quindi, che potrebbero causare alcune carenze di magazzino nelle prime settimane di lancio del dispositivo. Ogni nuovo prodotto Apple è soggetto a un forte livello di attesa e le celebri code fuori dai negozi ufficiali lo dimostrano ogni anno. Mancare questo appuntamento con la giusta quantità di scorte sarebbe uno smacco, sia per l'immagine della società sia per gli utenti.

Apple Watch uscirà ad aprile negli Stati Uniti e in alcuni paesi europei, tra i quali però al momento non è inclusa l'Italia. Il dispositivo indossabile è compatibile con il sistema di pagamento Apple Pay ed è supportato da iPhone 5 in su. Secondo gli analisti, è possibile che entro la fine dell'anno venga commercializzata un'edizione più economica.