Gli occhiali smart di Apple, dopo le notizie contrastanti dei mesi passati, tornano prepotentemente al centro dell’attenzione.
Secondo quanto riportato da Mark Gurman di Bloomberg, Apple lancerà il suo primo modello di smart glasses entro la fine del 2026. La società di Cupertino sta lavorando molto per integrare l’intelligenza artificiale nei suoi dispositivi, con l’obiettivo di offrire nuove forme di interazione tra l’utente e l’ambiente che lo circonda.
Occhiali smart Apple: caratteristiche tecniche
Gli smart glasses di Apple saranno dotati di fotocamere, microfoni e altoparlanti in grado di raccogliere informazioni contestuali per migliorare l’esperienza d’uso. Tra le funzioni previste ci sarà la possibilità di effettuare e ricevere chiamate telefoniche, tradurre in tempo reale conversazioni o testi, riprodurre musica e fornire indicazioni stradali passo dopo passo. Siri, l’assistente vocale di Apple, sarà in grado di sfruttare questi dati per rispondere in modo più mirato alle richieste dell’utente.
C’è un ma: non supporteranno la Realtà Aumentata (AR), una scelta che sorprende, considerando l’interesse dimostrato in passato da Tim Cook verso questa tecnologia. Ad ogni modo, gli occhiali smart di Apple saranno simili ai Ray-Ban Meta Smart Glasses, sia quelli attualmente sul mercato e siai futuri dispositivi Meta basati su Android XR, una versione del sistema operativo dedicata a dispositivi indossabili e visori per la realtà aumentata.
Il progetto, inizialmente noto all’interno di Apple come N50, è ora identificato come N401. La società starebbe inoltre sviluppando un processore personalizzato a basso consumo energetico, come quello utilizzato negli Apple Watch. L’obiettivo è chiaramente quello di ottenere un equilibrio tra efficienza e prestazioni.
Entro la fine del 2025, Apple dovrebbe mettere le mani sui primi prototipi dagli stabilimenti produttivi all’estero. Anche se i modelli iniziali non includeranno la Realtà Aumentata, gli occhiali smart saranno a tutti gli effetti “il prossimo grande prodotto di Apple”, salvo nuovi imprevisti o ripensamenti.
