Nokia 8800

Con il lancio sul mercato dell’8800, Nokia cerca di dare continuità all’esclusività della sua serie 8xxx, da sempre votata al lusso e ad una essenza quantomeno elitaria, se non di più.
Con questo modello, la casa finlandese riesce egregiamente nel suo intento, anche se abbiamo riscontrato qualche piccola pecca, in seccante stonatura rispetto agli euro chiestici per avere a disposizione l’8800, vale a dire quasi mille euro.
In ogni caso, è un telefono destinato a far discutere, così come lo furono, con le dovute proporzioni, l’8110, l’8810, l’8850, e, in ultimis, l’8910, alla quale si aggiunse in un secondo tempo la variante a colori, la tipica -i Nokia.

Confezione

Secondo molti amanti del lusso, si inizia a comprendere l’esclusività di un oggetto dall’involucro che lo contiene.
Lo stesso discorso vale per l’8800 a nostra disposizione: il precedente che più richiama la scelta della confezione di Nokia appartiene ai rivali di Motorola, che inizialmente lanciarono il V3 in una confezione diversa dal solito, non cartonata bensì in metallo.
L’idea pagò allora, l’idea paga anche in questo caso: pur essendo cartonata, la confezione del nostro terminale è nera e molto fine, chiusa da un anello in metallo che arreca la scritta ‘solida’ Nokia 8800.
Nel suo interno è compresa una prima parte ‘a libro’, in cui è alloggiata la guida rapida e il telefono, mentre sul fondo stanno il caricabatterie da viaggio, la guida completa con il cd rom della pc suite (in questo caso dichiarata compatibile anche con piattaforma apple), un auricolare che richiama lo stile satinato dell’8800.
Fa piacere, inoltre, la presenza di una seconda batteria (3.7v) e del caricabatterie da tavolo, funzionale ma la cui bellezza è opinabile (si illumina infatti di un blu elettrico nel momento in cui poniamo il terminale sotto carica).
Tant’è, una scelta decisa. Potrà piacere o meno.
È un terminale tanto esclusivo, come detto, quanto glamour: in questo senso non fa specie la mancanza di altri accessori.

Materiali

Le plastiche sono out. E non potrebbe che essere così. Nokia 8800 è un apparecchio nato per gli amanti del gusto, e chi ama il gusto odia la plastica, almeno quella scricchiolante e poco curata di qualche telefono cellulare.
Per il terminale che va ad arricchire la serie 8xxx, la casa finlandese ha impostato una cover in acciaio inossidabile, irrobustita ulteriormente da un display anti-graffio, costruito con il vetro rinforzato che fa ricordare il quadrante di alcuni orologi di lusso.
Quando si impugna l’8800, si sente tutta la solidità del terminale: il peso, di 134 grammi, farà storcere il naso agli amanti della leggerezza, ma è una normale conseguenza dei materiali usati.
Vista quindi in quest’ottica, si ha un notevole passo in avanti nella risoluzione del problema graffi.
Il cosiddetto ‘rischio ditatÈ è limitato agli angoli della parte anteriore e alla parte esteriore del telefono.

La parte più interessante è però la tastiera a scomparsa: non è più il flip a scendere, come accadeva nell’8850, stavolta è il display a salire, insieme, quindi, alla tastiera di colore nero con i numeri illuminati di bianco.
I tasti sono di plastica dura, e rispondono con precisione alla pressione delle dita.
La fotocamera è posta sul retro del display, impossibile quindi da utilizzare a tastiera chiusa (d’altronde, non sarebbe manovrabile).
Il meccanismo pop-up del telefono è assistito, non ci sono segni di cedimento nemmeno quando il terminale è sottoposto a una pressione maggiore del normale.
I due softkey posti alla destra e alla sinistra del display, ci consentiranno di bloccare la tastiera e di rispondere in caso di chiamata ricevuta.
Chiudere il flip, invece, ci permetterà di riattaccare, per concludere una conversazione.
In conclusione non possiamo esimerci dal dire che il design del Nokia 8800 è il vero plus di questo apparecchio.

In prova

Il nostro Nokia 8800 non è solo fumo, sebbene qualche piccola componente avrebbe potuto disporre di maggiore qualità. Iniziamo quindi la nostra prova del terminale, partendo da quelle features che non ci hanno convinto, partendo dalla fotocamera.
Il nostro terminale lusso monta infatti una cam SVGA, risoluzione massima 800×600.
In un momento nel quale il mercato finalmente conosce passi avanti considerevoli, con l’immissione sul mercato di terminali addirittura più simili a macchine fotografiche digitali (in questo senso, Sonyericsson e Samsung la fanno da padroni, mentre Nokia ha nell’N90 l’unico vero competitor degli apparecchi asiatici), la casa finlandese compie una vera e propria mutilazione non dotando l’8800 di una fotocamera da almeno 1milione di pixel, come quella, per dire, del 6230i, suo stretto parente.

Peccato, riteniamo comunque sia più una scelta di target che tecnica.
La qualità delle foto è sufficiente se si terranno le immagini sul telefono: quando invece si cercherà di stamparle, o solo di condividerle su un personal computer, si andranno a notare tutti i limiti della fotocamera.
Un’altra scelta legata all’individuazione del target e alla collocazione del terminale ricade sul fatto che la memoria del nostro telefono non sia espandibile: Nokia 8800 può contare quindi solo sui 64mb di memoria integrata, d’altronde più che sufficienti visto che le immagini non occupano più di 80-90kb.
Per il resto, ci troviamo di fronte al solito terminale della casa finlandese: l’interfaccia utente è quello della serie 40, con le icone menù visualizzabili in griglia o in lista, e tutte le funzioni che ne derivano, sulle quali riteniamo non sia necessario soffermarci.
Spendiamo invece qualche riga della nostra prova per segnalare la presenza della radio, e la possibilità di selezionare file mp3 o aac come suonerie. D’altronde, in questo senso Nokia offre già una serie di melodie in formato aac, composte in esclusiva per il modello da Ryuichi Sakamoto.
Da sottolineare uno scomodo bug: utilizzando un file mp3 come suonerie, su alcuni sw release c’è il rischio di non sentire il proprio interlocutore una volta che si attiva la conversazione.
Due vie per risolvere la questione: un aggiornamento del software (noi abbiamo risolto montando la 3.61), oppure la conversione delle suonerie in formato aac.
La ricezione del nostro tribanda (900-1800-1900) è più che sufficiente, non si notano buchi particolari né cedimenti del segnale e anche in conversazione non ci sono problemi: il volume, sul quale si può agire solo a flip aperto, è regolabile a seconda delle esigenze.
Per quanto riguarda la connettività, si nota la mancanza di infrarossi, ma è presente il bluetooth, perfettamente funzionante e senza problemi di pairing.
A dispetto della presenza di due batterie, infine, possiamo dire di essere arrivati a due giorni di utilizzo con una sola carica: in media con gli altri terminali di quest’ultima generazione.
Un bene, considerando la brillantezza e la definizione perfetta del display, una vera chicca del Nokia 8800.
Agenda, sincronizzazione, temi, profili, sono tutti assimilabili per funzionalità agli altri modelli Nokia di queste ultime due stagioni.

Le pagelle

Ergonomia: ottimo
Il pezzo forte del telefono. Attenzione alle prime volte, il telefono può sgusciare via, anche se il meccanismo del flip, pulito e non ‘a mannaia’ come nel vecchio 7110, aiuta. Estrarlo dalla tasca e aprirlo, non fa pensare alla spesa. Convincente.

Usabilità: sufficiente
Una pecca: il meccanismo del flip va tutto a scapito della tastiera, che rimane incassata e di difficile utilizzo. Una volta presa la mano, i tasti rispondono bene alla pressione delle dita; il problema è che la dimensione e la distribuzione degli stessi non è ottimale.
Emblematico e negativo, oltretutto, il discorso relativo all’ultima fila di tasti, per intenderci l’asterisco-zero-cancelletto: troppo attaccati alla parte di cover inferiore che rimane fissa. Cliccare, non sarà facile per tutti. Per le signorine dell’upper class, a cui forse è destinato in primis questo terminale, sì.

Espansibilità e Flessibilità: discreto
Discreto più per la flessibilità che l’espansibilità, che, come già accennato, manca.
In quanto al primo fattore, invece, siamo sempre lì: Nokia fa della personalizzazione un proprio e indiscusso cavallo di battaglia.
Anche l’8800 non è, in questo senso, da meno.

Rapporto Prezzo/Prestazioni: sufficiente
In termini puramente matematici di rapporto prezzo/prestazioni è sicuramente sfavorito dai 950 euro necessari per impossessarsi di questo gioiello, specialmente oggi che un entry level arriva anche a costare 49 euro, e pensando che le prestazioni sono paragonabili a un nokia 6230i che ne costa circa 300.
Però questo non è un entry level, e se si fa un discorso in termini relativistici, si arriva a credere che il prezzo è comunque alto, ma giusto per avere tra le mani un oggetto elitario che sicuramente, a differenza del V3, non crollerà di quotazione dopo un breve periodo e che rimarrà in auge per molto tempo.

Conclusioni

Un segno della continuità della flotta 8.
È questo il Nokia 8800; un modello di punta, che, visto in quest’ottica, sarebbe stato leggermente migliorabile rispetto a quanto non sia stato fatto, un apparecchio che comunque ha fascino da vendere, come ci si aspetta da chi lo possiede.

Pro: materiali e costruzione, esclusività
Contro: prezzo, fotocamera

Alcune immagini scattate con il Nokia 8800