
YouTube cambia le regole per i livestream: a partire dal 22 luglio, sarà necessario avere almeno 16 anni per avviare una diretta sulla piattaforma. Ad annunciarlo è Google, che da febbraio impiega l’Intelligenza Artificiale per stimare l’età reale degli utenti e intercettare, quindi, chi inserisce una data di nascita falsa per aggirare le limitazioni.
Queste novità potrebbero rendere più complesso per i creator adolescenti costruirsi un pubblico, ma si inseriscono chiaramente in un piano di tutela, da parte di YouTube, che ha come priorità la sicurezza online dei più giovani che utilizzano la piattaforma.
Le nuove restrizioni di YouTube per i minori di 16 anni
Anche se gli utenti fra i 13 (precedente soglia minima imposta da YouTube) e i 15 anni non potranno più avviare autonomamente una diretta, qualche “scappatoia” a questi nuovi limiti, tuttavia, c’è. Ad esempio, potranno comparire in dirette altrui, ma solamente se accompagnati visibilmente da un adulto. Nel caso in cui questo non fosse presente, o non direttamente visibile, YouTube si riserva il diritto di disattivare la chat dal vivo oppure di interrompere completamente lo streaming.
Per i creator più giovani che intendono continuare a trasmettere live dal proprio account, YouTube ha previsto un sistema più rigoroso (e a tratti macchinoso): potranno infatti farlo solamente se un adulto è aggiunto come gestore del canale, avvia la trasmissione attraverso la Live Control Room di YouTube e resta presente visivamente in video durante l’intera durata del livestream.
Le nuove politiche in via di adozione da YouTube rafforzano ulteriormente gli strumenti già attivati in passato per la sicurezza dei bambini, come ad esempio account supervisionati e restrizioni sui canali. La piattaforma ha inoltre ribadito alcune buone pratiche per tutelare ulteriormente la privacy dei giovani utenti: evitare di mostrare informazioni personali in diretta e servirsi degli strumenti di moderazione per gestire la chat.