Lo stop per diversi chatbot su WhatsApp sta facendo parlare parecchio, soprattutto perché riguarda servizi molto noti e utilizzati come ChatGPT di OpenAI e Copilot di Microsoft.
Entrambi hanno infatti confermato che lasceranno WhatsApp, una scelta causata dai nuovi cambiamenti dei termini di servizio della piattaforma di messaggistica, che non permetteranno di integrare chatbot di intelligenza artificiale, se non quelli realizzati da Meta.
ChatGPT e Copilot non funzioneranno più su WhatsApp
Le nuove regole entreranno ufficialmente in vigore il 15 gennaio prossimo e, fino a quel momento, i due servizi continueranno a funzionare come sempre su WhatsApp.
OpenAI aveva già parlato della sua decisione, poche settimane fa, mentre Microsoft ha confermato l’iniziativa da appena qualche giorno. Per cercare di rendere meno “traumatico” il passaggio, gli utenti di ChatGPT potranno collegare l’account WhatsApp in modo da mantenere la cronologia delle chat. Chi invece usa Copilot non avrà questo vantaggio.
Meta non vuole che la concorrenza sfrutti WhatsApp
L’improvviso cambiamento dei termini di servizio, comunicato da Meta lo scorso ottobre, vieta così alle aziende che sviluppano prodotti basati solo sull’AI di utilizzare le API Business di WhatsApp come canale di distribuzione. Invece vengono ammessi i bot che servono per fornire assistenza ai clienti o per dare informazioni legate a un servizio che già esiste.
Secondo Meta lo scopo delle API Business è aiutare le aziende a offrire supporto e comunicazioni utili ai loro clienti. La decisione dunque sembra essere una maniera per evitare che i concorrenti possano utilizzare un servizio di Meta, fra cui appunto WhatsApp, per raggiungere comodamente un maggior numero di utenti.
Cosa cambierà per ChatGPT e Copilot
Le conseguenze non si riverseranno solo su ChatGPT e Copilot. Anche per altri chatbot, come quelli di Perplexity, potrebbe fra poco essere annunciata l’uscita da WhatsApp. Ciò significa che dal prossimo 15 gennaio l’unica AI a disposizione sull’app sarà Meta AI. Gli utenti resteranno senza molte soluzioni a cui si erano nel tempo abituati e dovranno cambiare almeno in parte il modo in cui WhatsApp sia stata usata per i servizi di intelligenza artificiale.
