Vivo X300 Pro: il re della fotografia mobile "senza se e senza ma" | Recensione

Vivo X300 Pro recensione completa: qualità fotografica ai massimi livelli, display OLED top e ricarica ultra rapida.
Vivo X300 Pro: il re della fotografia mobile

Negli ultimi anni il concetto di camera phone si è progressivamente svuotato di significato. Quasi tutti i top di gamma scattano ottime foto, integrano sensori sempre più grandi e promettono risultati “da professionisti”, ma sono pochi quelli che riescono davvero a distinguersi. Il Vivo X300 Pro nasce con un obiettivo molto chiaro: non limitarsi a essere “uno dei migliori”, ma alzare l’asticella della fotografia mobile, spingendosi là dove gli altri si fermano.

Dopo averlo utilizzato come smartphone principale per oltre due settimane, una cosa ci è sembrata evidente: il Vivo X300 Pro non è pensato per rincorrere le tendenze, ma per costruire un’identità precisa. Qui la fotocamera non è un semplice punto di forza, bensì il centro di gravità attorno al quale ruota l’intero progetto. Design, hardware, software e persino gli accessori sono stati sviluppati con un obiettivo comune: trasformare lo smartphone in uno strumento fotografico credibile anche per chi è abituato a usare una fotocamera dedicata.

Eppure sarebbe riduttivo liquidarlo come “solo” un camera phone. L’X300 Pro è uno smartphone premium sotto ogni aspetto: display eccellente, prestazioni di alto livello, costruzione solida e una nuova esperienza software che segna un importante cambio di passo per Vivo anche in Europa. È uno di quei dispositivi che fanno percepire chiaramente l’ambizione del brand, sia sul piano tecnico sia su quello strategico.

Naturalmente, un’impostazione così specializzata comporta delle scelte e dei compromessi. Le dimensioni generose, il modulo fotografico imponente e una batteria che in Europa è meno capiente rispetto ad altri mercati sono elementi che fanno discutere e che vanno valutati con attenzione. Ma la domanda centrale resta una sola: quanto vale spingersi oltre nella fotografia mobile, accettando qualche compromesso altrove?

Con questa recensione del Vivo X300 Pro cercheremo di rispondere proprio a questa domanda, analizzando nel dettaglio design, display, prestazioni, software e soprattutto il comparto fotografico, per capire se siamo davvero di fronte al nuovo punto di riferimento per chi vuole il massimo dalla fotocamera di uno smartphone.

Design e costruzione

Esteticamente, il Vivo X300 Pro è, a nostro modo di vedere, il dispositivo meglio riuscito mai realizzato dall’azienda. Il passaggio a linee più squadrate e l’abbandono delle curvature laterali donano allo smartphone un aspetto moderno e maturo, valorizzato da un display completamente piatto. La costruzione è impeccabile: cornice in alluminio, retro in vetro opaco Velvet Glass estremamente piacevole al tatto e, soprattutto, resistente alle impronte.

La colorazione “Dune Brown” del sample che abbiamo provato è in realtà molto chiara, quasi un bianco caldo tendente al beige, elegante e per nulla appariscente. Le dimensioni generose (161,2 x 75,5 mm) e il peso di 226 grammi lo rendono però tutt’altro che compatto. Non è uno smartphone che passa inosservato in tasca, anche se il peso è ben bilanciato.

Il grande elemento circolare delle fotocamere è senza dubbio divisivo: sporge molto, aumenta lo spessore percepito e caratterizza fortemente il design. In compenso migliora il grip e ospita un comparto fotografico di livello assoluto. Ottima, infine, la presenza della certificazione IP69, una rarità anche tra i top di gamma, che garantisce una protezione totale da acqua e polvere, anche ad alta pressione.

Vivo X300 Pro fotocamere

Display e audio: qualità visiva altissima

Il display è uno dei punti forti di questo smartphone. Parliamo di un pannello LTPO OLED da 6,78 pollici a 120 Hz, con risoluzione 1260 x 2800 pixel e una luminosità di picco elevatissima, fino a 4500 nit. La qualità visiva è eccellente in ogni contesto: colori accurati, grande definizione e ottima gestione del refresh rate dinamico. Non mancano funzioni dedicate al comfort visivo, come la modalità antiaffaticamento e la protezione occhi programmabile.

Il sensore di impronte ultrasonico sotto al display è rapidissimo e affidabile. L’audio, invece, convince solo in parte: gli speaker stereo sono potenti, ma la resa sonora è sbilanciata sui medi, con bassi poco presenti. Sufficiente, ma non al livello dei migliori concorrenti.

Vivo X300 Pro schermo

Hardware e prestazioni

Sotto la scocca troviamo il Dimensity 9500 a 3 nm, affiancato dalla GPU ARM G1 Ultra e dal coprocessore di imaging VS1. Le prestazioni sono semplicemente eccellenti: ogni operazione è istantanea, le animazioni sono sempre fluide e lo smartphone resta sorprendentemente fresco anche sotto stress.

Il processore personalizzato da Vivo dimostra un’ottima efficienza energetica e lavora in perfetta sinergia con il software. La configurazione con 16 GB di RAM e 512 GB di memoria UFS 4.1 elimina qualsiasi collo di bottiglia.

Pur non essendo un gaming phone, l’X300 Pro si difende molto bene anche con i giochi più pesanti, mantenendo frame rate elevati e stabili. Completa il pacchetto una connettività completa (5G, Wi-Fi 7, Bluetooth 5.4), un tasto laterale programmabile molto comodo e un feedback aptico profondo e regolabile, tra i migliori provati.

Software: Origin OS arriva in Europa

La vera sorpresa è il software. Vivo ha finalmente abbandonato la FunTouch OS in Europa, portando una versione globale della Origin OS, basata su Android 16. Una scelta vincente.

Il sistema è rapidissimo, pulito, ricco di animazioni curate e altamente personalizzabile. Vivo promette cinque versioni di Android e sei anni di patch di sicurezza, un supporto da vero top di gamma.

Tra le funzioni più interessanti spicca la modalità anti-mal d’auto, che si attiva automaticamente quando si è in movimento, l’Always-on Display estremamente configurabile e il Vivo Office Kit, utilissimo per controllare lo smartphone e trasferire file direttamente dal computer, con pieno supporto anche a macOS.

L’integrazione dell’intelligenza artificiale è presente ma non ancora perfettamente organizzata: gli strumenti di editing, traduzione e riscrittura testuale sono utili, ma la suite Blue AI è ancora lontana dalla completezza delle soluzioni offerte da altri brand.

Fotocamere: semplicemente il migliore

Se oggi qualcuno mi chiedesse quale sia il miglior smartphone per fare foto, la risposta sarebbe chiara: Vivo X300 Pro. Il comparto fotografico, sviluppato con Zeiss, è composto da una fotocamera principale da 50 MP, un’ultra-grandangolare da 50 MP con autofocus e, soprattutto, da un impressionante teleobiettivo da 200 MP con zoom ottico 3,7x. Anche la fotocamera frontale da 50 MP con autofocus è sopra la media.

Le foto scattate con la lente principale hanno colori naturali, una gamma dinamica ampia e una resa notturna eccellente. Ma è lo zoom a fare la differenza: il tele da 200 MP produce immagini incredibilmente nitide anche a 8x e 10x, con una qualità che resta sorprendentemente alta anche in condizioni di scarsa luce. È uno dei pochi smartphone in cui lo zoom resta realmente utilizzabile di notte.

Il teleobiettivo da 200 MP, con zoom ottico 3,7x e apertura f/2.7, è senza dubbio il cuore dell’esperienza fotografica del Vivo X300 Pro e l’elemento che lo colloca un gradino sopra la concorrenza.

La qualità delle immagini prodotte da questa lente è straordinaria per livello di dettaglio e nitidezza. Il sensore da 200 MP non è una semplice esagerazione numerica, ma parte di un sistema ottico progettato con grande attenzione, capace di ridurre al minimo i limiti tipici dei teleobiettivi periscopici. Le foto risultano pulite, definite e naturali, senza il classico effetto “impastato” che spesso emerge negli zoom spinti. Anche aumentando l’ingrandimento, la perdita di dettaglio è sorprendentemente contenuta.

Un altro punto di forza è la resa della profondità di campo. Questo teleobiettivo permette di ottenere uno sfocato credibile e gradevole, più vicino a quello di una fotocamera dedicata che a quello elaborato via software di molti smartphone. Non è un caso che diversi appassionati consiglino di scattare direttamente a 3,7x, allontanandosi leggermente dal soggetto, per sfruttare al massimo il bokeh e la qualità ottica di questa lente.

L’elevata risoluzione del sensore consente inoltre uno zoom digitale sorprendentemente valido: fino a 10x la qualità resta quasi “ottica”, mentre a ingrandimenti intermedi come 7x le immagini mantengono ancora un ottimo livello di definizione.

Il vero vantaggio competitivo, però, emerge con poca luce. Dove molti smartphone arrancano, producendo scatti scuri e poco utilizzabili, il Vivo X300 Pro continua a offrire uno zoom realmente sfruttabile anche di notte. Le immagini rimangono luminose, dettagliate e con un’ottima gamma dinamica, al punto che le foto notturne scattate con il tele sono state tra le più apprezzate in assoluto.

A completare il quadro c’è anche una notevole versatilità nei close-up: la distanza minima di messa a fuoco di circa 14 cm permette di realizzare scatti macro e primi piani estremamente dettagliati, con uno sfondo naturalmente sfocato e molto piacevole alla vista.

Ottime anche le capacità macro, grazie alla ridotta distanza minima di messa a fuoco del teleobiettivo. I video sono molto validi (8K, 4K a 120 fps e Dolby Vision), anche se in notturna e nei cambi di lente si nota ancora qualche limite.

teleconverter_impugnatura

Per i più esigenti, Vivo propone accessori unici: il teleconvertitore Zeiss e il Camera Grip trasformano l’X300 Pro in una vera fotocamera compatta evoluta, molto interessanti da provare, ma a nostro avviso, diretti ad una nicchia molto piccola di utenti. Utilizzando questi “accessori" si perdere tutta la leggerezza e facilità di fare foto con uno smartphone, anche se dobbiamo ammettere che l’ingegnerizzazione della cover che sostiene teleconvertitore è veramente ben fatta, con una semplicità di aggancio e utilizzo notevole.

Batteria e ricarica

La batteria da 5440 mAh del modello europeo garantisce una giornata completa senza problemi, ma non va oltre. Peccato, soprattutto considerando che in altri mercati la stessa unità arriva fino a 6500 mAh. La differenza si fa sentire, anche se viene parzialmente compensata da una ricarica rapidissima: 90W via cavo e 40W wireless, che permettono di tornare al 100% in meno di mezz’ora.

Conclusioni

Il Vivo X300 Pro è uno smartphone che non cerca di piacere a tutti. È grande, costoso e non è pensato per chi vuole l’autonomia record o per i gamer più estremi. Ma per chi cerca la miglior fotocamera possibile su uno smartphone, oggi non ha rivali.

A 1399 euro di listino (su Amazon però è già acquistabile scontato a 1249 con diversi accessori inclusi), è un prodotto premium nel vero senso del termine, una sorta di reflex tascabile travestita da smartphone, e proprio per questo è, a nostro avviso, uno dei dispositivi più interessanti dell’anno.

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