
In queste ore è scattato l’allarme. Migliaia di utenti PayPal sono sotto attacco a causa di una nuova truffa svuota conto. Ad aver scoperto questo raggiro è stata McAfee Labs, una divisione di esperti della nota società di sicurezza informatica, famosa per i suoi prodotti di protezione e antivirus.
“Anche se PayPal si impegna diligentemente per proteggere gli utenti, le tattiche dei truffatori si evolvono costantemente. La recente impennata è stata ricondotta a un’unica campagna molto efficace in cui gli aggressori inviano email dall’aspetto ufficiale con avvisi di ‘Azione necessaria‘. Chiedono agli utenti di aggiornare i dettagli del proprio account entro 48 ore, pena la sospensione dello stesso“, hanno spiegato i ricercatori.
Rispetto ad altre truffe svuota conto, che vengono distribuite sfruttando più fattori, questa che sta prendendo di mira gli utenti PayPal ha puntato principalmente sulle email di posta elettronica. In questi casi, i truffatori si spacciano per la nota azienda di pagamento digitale facendo leva su alcuni elementi fondamentali:
- avviso di sospensione dell’account con richiesta di immediato ripristino;
- sondaggi fraudolenti con la promessa di un pagamento dopo la partecipazione;
- assistenza cliente fake per problemi di fatturazione;
- conferme o richieste di pagamento inventate;
- false offerte di carte regalo PayPal;
- fatture fraudolente per acquisti mai effettuati.
Come riconoscere la truffa svuota conto PayPal
Esistono degli indizi rivelatori che permettono agli utenti di riconoscere questa nuova truffa svuota conto che sfrutta il nume di PayPal per ottenere dettagli personali e risparmi dalle vittime. Oggi puoi evitare il furto di identità e denaro riconoscendo questo raggiro dai seguenti elementi:
- senso di urgenza e panico;
- email con dominio differente da paypal.com;
- link che rimandano a siti che non sono domini ufficiali di PayPal;
- avvisi di addebito in merito a prodotti o servizi di cui non sai nulla;
- invito a contattare il servizio clienti;
- messaggi contenenti fatture o ricevute con una formattazione simile, ma non identica a quella di PayPal.