La guerra alla pirateria streaming sta diventando sempre più potente in Italia. Non solo è facile essere individuati, diventando così destinatario di una prima multa, ma il governo sta pensando di pubblicare i nomi degli utenti che sfruttano IPTV e Pezzotto illegali.
Una conseguenza, quella della “gogna pubblica” che potrebbe spingere molti ad abbandonare questa strategia di risparmio che stringe la mano alle associazioni criminali che ottengono da questi abbonamenti somme ingenti di denaro “sporco”.
A rivelare questa novità è stato il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, che, durante l’evento “Sky Up The Edit”, ha toccato questo tema. “Dobbiamo essere consapevoli che acquistare un biglietto illegale, fare pirateria, significa aiutare economie criminali. Dobbiamo capire che diventiamo complici di questo reato“, ha spiegato il ministro.
Utenti IPTV e Pezzotto illegali alla gogna pubblica
La proposta mossa dalle istituzioni per contrastare la diffusione di IPTV e Pezzotto illegali in Italia è quella di pubblicare i nomi di chi viene “beccato” a sfruttare la pirateria streaming per seguire eventi sportivi e contenuti multimediali protetti da copyright. Lo ha dichiarato proprio Abodi all’evento “Sky Up The Edit”:
“Credo che i nomi di coloro che acquistano biglietti illegali potranno presto essere pubblicati. È un reato, non una questione di privacy. Spero che la gente capisca che forse è meglio spendere qualche euro in più ed evitare di avere problemi“.
Il ministro ha anche confessato: “Potrà sembrare, in alcuni casi, una bravata. Mio figlio ci ha provato, e gli ho spiegato che non si tratta di un semplice gioco, ma di una questione seria che ha ripercussioni dirette sul calcio e sull’industria dell’intrattenimento“.
Abodi ha spiegato l’importanza di praticare il rispetto. “Più rispettiamo noi stessi e gli altri, migliore sarà la nostra qualità della vita“, ha concluso. IPTV e Pezzotto stanno passando una stagione dura che si spera ponga fine all’illegalità.