Negli ultimi giorni in Lombardia sta prendendo piede una nuova truffa telefonica mediante falsi messaggi inviati via SMS.
In tantissimi stanno segnalando di aver ricevuto comunicazioni all’apparenza provenienti da uffici CUP che, in realtà, risultano poi essere dei messaggi truffa mirati a carpire i dati personali e bancari delle persone. Per cui occorre fare molta attenzione ai falsi messaggi dal CUP dato che sono in corso tentativi di truffa telefonica.
Come riconoscere una truffa telefonica
L’SMS presenta un testo praticamente uguale, o comunque molto simile, a quello che viene diffuso in tantissime altre truffe telefoniche. Si invita a “contattare con urgenza i nostri Uffici CUP” telefonando a numeri sospetti che iniziano con 893 o 899 per “importanti comunicazioni che la riguardano”. Si tratta sempre, naturalmente, di recapiti che non corrispondono a nessun ente sanitario: sono numeri a pagamento che, in pochi secondi di conversazione, riescono quasi del tutto a consumare il credito telefonico. Insomma, la truffa telefonica del CUP arriva via SMS e vi consigliamo di non richiamare mai questi numeri.

La Regione Lombardia ha confermato che questi messaggi non arrivano dal sistema sanitario regionale e spiega come riconoscere un tentativo di truffa. Spesso, tali messaggi contengono errori, abbreviazioni sbagliate e addirittura nomi inventati. Ad esempio, in alcuni messaggi possiamo leggere Centro Unico Primario invece di Centro Unico di Prenotazione, che forma l’acronimo CUP: è solo una piccola parte della farsa. Oltre a ciò, il testo contiene frequentemente il termine ASL, una circostanza tutt’altro che rara. Adesso però, nella Regione Lombardia non è più utilizzata ed è stata sostituita con ATS. Tutti questi “dettagli” dovrebbero far sorgere il sospetto.
Non è comunque l’unico suggerimento su come riconoscere una truffa telefonica: un’altra prova a cui fare attenzione sta nella richiesta della tua password, del tuo PIN o del tuo codice di autenticazione. Nessun ente pubblico o sanitario chiederà mai queste informazioni tramite SMS o via telefono.
Segnalare il raggiro alla Polizia Postale
A questo riguardo, la domanda che tutti si pongono è: “Cosa devo fare se sono stato vittima di una truffa telefonica?”. Se avete richiamato o dato informazioni sensibili, contattate immediatamente la vostra banca per bloccare eventuali movimenti sospetti e denunciate tutto alla Polizia Postale. Non fidatevi mai di numeri con prefisso 893 o 899, di messaggi che tirano in ballo il CAF, di individui che poi si rivelano essere falsi carabinieri o di incidenti improvvisi: sono tutte varianti della stessa truffa, che cercano di spaventare e confondere le persone per avere soldi o informazioni private.