Spotify: nuovi rincari in arrivo nel 2026, ma soltanto negli USA

Spotify avrebbe intenzione di aumentare i prezzi negli Stati Uniti nei primi mesi del 2026, stando a un report. Nei mesi scorsi era toccato all'Italia.
Spotify: nuovi rincari in arrivo nel 2026, ma soltanto negli USA

Spotify avrebbe intenzione di aumentare il costo dei propri abbonamenti a partire da inizio 2026, seguendo gli adeguamenti internazionali applicati negli ultimi mesi. È quanto emerge da un nuovo report di The Financial Times: un dollaro in più, è quanto si ipotizza, ma con un peso non indifferente. Il rincaro sarebbe previsto solo negli Stati Uniti, per il momento.

I motivi dietro ai rincari: dalle nuove funzioni alle pressioni delle major discografiche

Negli ultimi mesi, Spotify ha già incrementato i propri prezzi di circa un euro in alcune zone – Italia compresa, dove è aumentato da 10,99 a 11,99 euro  mensili -, lasciando però invariati i piani negli Stati Uniti. L’ultimo cambiamento risale al 2024, quando il piano individuale passò a 12 dollari al mese e quello famiglia a 20 dollari.

Secondo The Financial Times, Spotify si starebbe “preparando ad aumentare i prezzi degli abbonamenti USA nel primo trimestre del prossimo anno”, il 2026. Non è ancora chiaro a quanto ammonterà, ma dando uno sguardo agli anni passati, è probabile che l’incremento sarà di un dollaro al mese per i piani principali.

L’aumento della tariffa sarebbe legato a doppio filo alle recenti novità introdotte all’interno della piattaforma, tra cui l’audio lossless. Ma non si tratterebbe dell’unica motivazione: sembrerebbe infatti esserci anche una richiesta dalle major discografiche, che starebbero facendo pressione su Spotify e altri servizi musicali per incrementare le tariffe, sostenendo che i prezzi dello streaming musicale risultino ancora troppo economici rispetto alle piattaforme video, come Netflix.

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