
Spotify e OpenAI insieme: la nuova collaborazione tra i due colossi consentirà agli utenti di scoprire i propri brani preferiti, creare playlist personalizzate e ricevere consigli di podcast direttamente tramite ChatGPT, collegando semplicemente il proprio account.
Come funziona l’integrazione tra Spotify e ChatGPT
Per iniziare, basterà avviare una conversazione in ChatgPT e includere la parola “Spotify" nel proprio messaggio. Solamente alla prima richiesta, l’utente dovrà collegare il proprio account Spotify al chatbot. Una volta collegato, sarà possibile chiedere a ChatGPT di suggerire brani, artisti, album o episodi di podcast: il servizio aprirà automaticamente l’app Spotify all’interno della chat. Il collegamento resta facoltativo.
Grazie alla nuova collaborazione, sarà possibile chiedere consigli musicali basati sull’umore, un tema o un argomento specifico. Spotify raccomanda di fornire il maggior numero possibile di dettagli – come genere, artista, atmosfera o argomento – per ottenere risultati più precisi. Nel caso dei podcast, si possono includere anche i nomi dei conduttori o degli ospiti per ricevere suggerimenti più mirati.
Tuttavia, non è possibile ascoltare direttamente i contenuti all’interno di ChatGPT: i brani e i podcast consigliati saranno aperti invece nell’app Spotify con un semplice clic sul link fornito nella conversazione.
L’integrazione con ChatGPT sarà disponibile sia per gli utenti Free che Premium, con qualche differenza. Gli utenti del piano gratuito potranno accedere al vasto catalogo di playlist pubbliche come Discover Weekly e New Music Friday. Gli abbonati Premium, invece, potranno spingersi oltre, chiedendo a Spotify di trasformare richieste complesse in una selezione completamente personalizzata di brani e contenuti.
La nuova funzionalità Spotify–ChatGPT è attiva in lingua inglese in 145 Paesi, per tutti gli utenti ChatGPT – inclusi quelli dei piani Free, Plus e Pro – sia su web che su dispositivi mobili (Android e iOS). Spotify ha precisato che l’integrazione è ancora in fase iniziale, quindi l’esperienza utente potrà variare, ma l’azienda ha promesso di “migliorare e perfezionare la funzione nelle prossime settimane e mesi”.