Smart Display: pronti a vedere i siti Web?

Google ha annunciato le nuove funzionalità e le caratteristiche di cui disporranno i display intelligenti pensati per la smart home.
Smart Display: pronti a vedere i siti Web?

Secondo quanto emerge online, i display intelligenti di Google in futuro potranno mostrare anche i siti web. Il colosso di Mountain View ha affermato che, grazie all’assistente virtuale, i piccoli dispositivi interattivi per la smart home saranno in grado di accedere ai contenuti web e di godere di numerose altre features esclusive. Le novità sono attese per il rilascio al pubblico nel corso dell’estate corrente.

Smart Display: tante novità per utenti e sviluppatori

Google ha annunciato una serie di importanti miglioramenti alla sua piattaforma principale per gadget smart; ha altresì distribuito una serie di strumenti per i programmatori, volti ad aiutare l’azienda a portar nuove esperienze e funzionalità per G-Assistant.

In primo luogo segnaliamo la visualizzazione degli articoli AMP e contenuti presenti su Internet grazie alla presenza delle pagine mobili accelerate. Per chi non le conoscesse, si tratta di un espediente che consente agli sviluppatori di realizzare pagine Web ottimizzate per device mobili, così da consentire quindi un caricamento più immediato dei portali.

Un’altra feature sulla quale la compagnia sta lavorando per i dispositivi AI con schermo, si chiama “Home Storage”; con questa opzione per gli sviluppatori, si potranno salvare i contenuti di utenti differenti come se fosse l’ultimo slot di salvataggio in un gioco. In poche parole si tratta di una caratteristica che permetterà agli utenti possessori del gadget di riprendere un gioco o un video dal momento esatto in cui si è interrotto.

Con la modalità “Continuous Match”, si potrà interagire con l’assistente virtuale senza dover dire ogni volta “Okay Google”. La prima app a sfruttare la nuova tecnologia sarà “Guess the drawing”; i giocatori potranno scoprire il tema del disegno interagendo con il software AI senza doverlo richiamare ogni volta.

Per gli sviluppatori segnaliamo anche le nuove API aggiornate e che supportano sessioni multimediali più lunghe. I programmatori potranno scrivere il codice per le azioni di Assistant in una maniera del tutto nuova, grazie all’inedito Action Builder, un hub all’interno del quale si potranno vedere le “action” (i comandi da impartire a Google Assistant) come un flusso ad albero, per lavorare al meglio e in un modo più intuitivo.

Maggior semplicità di lavoro per i developers, maggior funzioni rilasciate per il pubblico finale, giusto?

Fonte: AndroidCentral

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