Se sei anche tu uno di quegli utenti che prenotano le proprie vacanze online devi anche sapere che il 45% dei portali non ti protegge contro le truffe e i raggiri. Questo è quanto emerso da una ricerca di Proofpoint, azienda famosa per il suo impegno attivo nei settori cybersecurity e compliance.
Nello specifico, questa ricerca rivela un dato preoccupante. Quasi la metà delle piattaforme che garantisce importanti risparmi sulla prenotazione di viaggi e strutture per gli utenti non assicura invece una fondamentale sicurezza contro la possibilità di essere aggirati da criminali e truffatori.
Matt Cooke, cybersecurity strategist di Proofpoint, ha specificato: “Gli operatori di viaggio hanno la responsabilità sociale di fare tutto il possibile per impedire che email truffaldine convincenti vengano inviate a loro nome ai turisti. Implementare la tecnologia DMARC al massimo livello di ‘rifiuto’ consente alle aziende di ridurre drasticamente il rischio che ciò accada, proteggendo allo stesso tempo sia il loro brand che i viaggiatori, creando una situazione vantaggiosa per tutti“.
Ecco qual è il problema: l’adozione del Domain-based Message Authentication Reporting and Conformance (DMARC). Questo protocollo convaliderebbe le email per mettere in sicurezza i domini ufficiali contro l’abuso da parte di truffatori e criminali. Uno strumento importante contro le truffe via email per chi prenota le vacanze online.
Vacanze Online: prenotazioni a rischio truffe
Nello specifico se prenoti le tue vacanze online hai un’alta percentuale di finire nel mirino dei cybercriminali e cadere nelle loro truffe pericolose. I criminali del web sono molto interessati a ottenere dati personali e denaro. Ecco perché cercano sempre di colpire quei settori più utilizzati dagli utenti.
“Le prenotazioni delle vacanze rappresentano un numero significativo di transazioni finanziarie di alto valore e portano con sé un coinvolgimento personale ed emotivo importante, che rende i viaggiatori bersagli privilegiati dei criminali. Questi attaccanti utilizzano attivamente frodi via email, soprattutto durante l’alta stagione delle vacanze, per sfruttarne le vulnerabilità“, ha specificato Cooke.
