Apple, nella classifica pubblicata da Fortune 100, rientra fra le prime 15 aziende che pagano di più allo scopo di apparire negli annunci di ricerca. Da questo punto di vista, il colosso di Cupertino ha speso 64,8 milioni di dollari nel corso del 2020.
Le folli spese di Apple (ma c’è chi ha fatto “di peggio”)
Semrush, piattaforma per il targeting e l’ottimizzazione sui motori di ricerca, ha analizzato i costi mensili del traffico utilizzando proprio i suoi tool al fine di ottenere dati più specifici. Apple ha conquistato il 12° posto nella classifica stilata da Fortune 100, appena dietro Nike (all’11° posto) e Walmart (al 10° posto).
Alphabet (holding a cui fanno capo Google LLC e altre società controllate) è l’azienda che ha speso la somma maggiore per gli annunci di ricerca nel 2020: oltre 774 milioni di dollari. Amazon si classifica in seconda posizione con 471 milioni. Al quarto posto troviamo Microsoft con “appena” 160 milioni.
Nel complesso, gli inserzionisti hanno speso circa 59,22 miliardi di dollari. Per Apple e tutte le altre realtà coinvolte, gli annunci di ricerca a pagamento si basano su un modello pay-per-click, sulla base di cui le aziende pagano per l’annuncio solo quando l’utente dovesse cliccare su di esso.
