
Samsung è pronta a fare un grande salto con i propri smartwatch: è in fase di sviluppo una nuova funzione in grado di riconoscere i primi segnali di scompenso cardiaco, direttamente dal polso. Nello specifico, i Galaxy Watch potranno individuare la disfunzione sistolica ventricolare sinistra (DVSA), una condizione cardiovascolare che indebolisce i muscoli del cuore e ne limita la capacità di pompare sangue in modo adeguato.
Come lo smartwatch può salvarti la vita
Oggi, smartwatch e dispositivi simili sono in grado di individuare condizioni come ipertensione, apnea del sonno o fibrillazione atriale, anticipando i sintomi per un intervento rapido. Samsung vuole andare oltre, grazie alla nuova funzionalità in cantiere.
La DVSA, nota anche come HFrEF (Heart Failure with reduced Ejection Fraction, ovvero Scompenso Cardiaco a Frazione di Eiezione Ridotta), è responsabile di oltre la metà dei casi di insufficienza cardiaca nel mondo. Vista l’elevata mortalità, una diagnosi precoce tramite smartwatch può ridurre ricoveri, interventi chirurgici e salvare vite.
Il rilevamento avverrà tramite un algoritmo di intelligenza artificiale applicato ai tracciati ECG (elettrocardiogramma) realizzati dal Galaxy Watch. La tecnologia è stata sviluppata dalla startup sudcoreana Medical AI ed è stata addestrata utilizzando i dati di ECG a 12 derivazioni effettuati in contesti clinici.
Il software dedicato, denominato AiTiA LVSD-1L, ha già ottenuto l’approvazione dal Ministero della Sicurezza Alimentare e dei Farmaci (MFDS) in Corea del Sud. Il prossimo passo è il via libera della FDA statunitense. Per l’Europa, l’approvazione spetterebbe probabilmente all’EMA, l’Agenzia europea per i medicinali, ma i tempi potrebbero essere lunghi.
Alcuni studi clinici hanno tentato di riprodurre lo stesso con Apple Watch. L’impiego dell’AI, tuttavia, è stato fondamentale per ottenere risultati più rapidi e accurati. Samsung prevede di integrare presto questa novità nei propri sistemi wearable, previa approvazione delle varie agenzie del mondo.
Anche il cervello vuole la sua parte
Oltre al cuore, Samsung sta esplorando soluzioni non invasive per monitorare la salute del cervello. In collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Biomedica dell’Università di Hanyang a Seul, è in fase di sviluppo un dispositivo EEG da indossare intorno all’orecchio.
Il prototipo è stato testato per individuare sonnolenza, utile ad esempio durante la guida, e per rilevare preferenze personali analizzando l’attività cerebrale mentre vengono riprodotti determinati video. Questa tecnologia potrebbe trovare applicazioni anche nel campo del marketing mirato.
Samsung non ha ancora comunicato una data di lancio per queste tecnologie. Tuttavia, gli auricolari Galaxy Buds potrebbero diventare i primi prodotti a integrare il monitoraggio cerebrale, anche se il debutto commerciale non è previsto a breve.