
Samsung sta lavorando ad una nuova funzionalità per i suoi smartwatch, che potrebbe debuttare con la prossima versione dell’interfaccia software dedicata agli indossabili: One UI 8 Watch.
Tra le novità annunciate in anteprima grazie all’analisi di un APK da parte di Android Authority, spunta un possibile sistema per misurare l’indice antiossidante, caratteristica mai vista prima su un Samsung Galaxy Watch, oltre che su altri smartwatch in generale.
Samsung Galaxy Watch: l’indice antiossidante sarebbe tanto utile quanto scomodo da misurare
L’obiettivo di Samsung è quello di fornire agli utenti informazioni sul livello di beta-carotene presente nel corpo, il che aiuterebbe a comprendere meglio i risultati delle proprie abitudini alimentari ed a stabilire eventuali modifiche da apportare alla dieta.
Tale funzione, però, richiederebbe un utilizzo poco convenzionale dello smartwatch: per effettuare la scansione, bisognerebbe togliere il dispositivo dal polso e premere con il polpastrello del pollice in corrispondenza del sensore posto sul retro.
Durante il processo non sarebbe possibile visualizzare alcunché sul display dell’orologio, ma si dovrebbe utilizzare l’app Samsung Health presente sullo smartphone per consultare i risultati. Un sistema semplice, sì, ma non proprio pratico, soprattutto per chi è abituato a controlli rapidi e mediante un solo device.
Fino ad oggi, i sensori per la salute, e non, sono stati ottimizzati per funzionare al meglio tenendo lo smartwatch Samsung al polso, come nei casi di monitoraggio della frequenza cardiaca e dell’ossigeno nel sangue. Doversi fermare per togliere l’orologio, ogni volta che si vuole ottenere questo tipo di misurazione, potrebbe scoraggiare molti utenti dal farne uso.
Nonostante tutto, la novità potrebbe rappresentare un punto di forza per One UI 8 Watch, specialmente per chi presta molta attenzione al proprio benessere. Va però ricordato che i dati raccolti tramite smartwatch Samsung non sostituiscono affatto quelli forniti da strumenti medici professionali: in caso di dubbi seri, la migliore decisione rimarrebbe quella di consultare un medico.