
Samsung Galaxy Z Flip 7 è finito sotto i riflettori del canale YouTube JerryRigEverything per il consueto test di resistenza.
Dopo il Galaxy Z Fold 7, che aveva superato la prova senza particolari problemi, la curiosità si è spostata sulla versione Flip che, per l’edizione 2025, Samsung ha deciso di rendere ancora più sottile rispetto al suo predecessore. Ne sarà uscito con le ossa rotte?
Samsung Galaxy Z Flip 7: tutto sommato, convince
Si parte, come sempre, con il test dei graffi. In questo caso non ci sono grosse sorprese: il nuovo pannello esterno e la back cover di Samsung Galaxy Z Flip 7 sono protetti dal vetro Gorilla Glass Victus 2, che resiste ai primi graffi fino al livello 6 della scala Mohs e mostra solchi più profondi al livello 7. Una performance nella media per materiali di questo tipo, e coerente con quanto dichiarato da Samsung nelle specifiche ufficiali.
Il discorso cambia con lo schermo interno. Come nei modelli precedenti, anche il display pieghevole di Samsung Galaxy Z Flip 7 si graffia con estrema facilità, perfino con oggetti apparentemente innocui. È il classico compromesso tecnico: uno schermo pieghevole deve essere flessibile, e la flessibilità raramente si sposa con la resistenza ai graffi.
Per quanto riguarda la protezione da polvere e acqua, Samsung conferma un grado IP48. Significa che il dispositivo è resistente all’acqua e protetto da particelle solide superiori ad un millimetro. Tuttavia, in maniera simile a quanto accaduto in passato, granellini più piccoli di polvere e sabbia riescono ad infiltrarsi nel meccanismo della cerniera. Il device ha però continuato a funzionare in maniera corretta, anche se non sono mancati “strani scricchiolii”.
Infine, il test più atteso: quello della piegatura. Nonostante lo spessore ridotto, Samsung Galaxy Z Flip 7 è riuscito a sopravvivere al tentativo di essere piegato nel senso opposto, senza rompersi: un segnale incoraggiante per chi teme un’estrema fragilità di questo smartphone pieghevole.