
Samsung sta affrontando un momento difficile nel mercato degli smartphone pieghevoli. Pur essendo stata tra le prime aziende a puntare su questa categoria di prodotti, le vendite delle ultime serie non hanno rispettando le aspettative.
Secondo una nuova anticipazione proveniente dalla Corea del Sud, il colosso sudcoreano avrebbe già rivisto al ribasso la produzione iniziale dei nuovi Samsung Galaxy Z Fold 7, Flip 7 ed anche della versione economica, vale a dire Flip 7 FE. Ricordiamo che il lancio di tutti e tre i modelli è previsto per il mese di luglio.
Samsung ha deciso di andarci piano con i suoi nuovi smartphone pieghevoli
Samsung Galaxy Z Fold 7, il dispositivo più costoso della gamma, avrebbe subito il taglio più significativo, passando da una stima iniziale di 800.000 unità a sole 630.000 nel giro di poche settimane. Anche Samsung Galaxy Z Flip 7, generalmente più apprezzato per il formato compatto, sarebbe stato ridimensionato da 590.000 a 550.000 unità. La situazione è ancora più preoccupante per il nuovo Samsung Galaxy Z Flip 7 FE, il modello entry-level, che dovrebbe essere prodotto in appena 160.000 unità, contro le 210.000 ipotizzate inizialmente.
Queste cifre, pur non rappresentando le previsioni di vendita definitive, sottolineano il fatto che Samsung non si aspetti una forte domanda da parte del pubblico. I numeri dell’attuale generazione di smartphone pieghevoli sembrano darle ragione: Samsung Galaxy Z Flip 6 e Galaxy Z Fold 6 hanno venduto rispettivamente circa 2,9 e 2,1 milioni di unità nei primi cinque mesi, numeri inferiori a quelli delle serie precedenti. Per cui, anche tenendo conto della crescente concorrenza cinese, Samsung avrebbe deciso di adottare un approccio ancora più cauto.
Tuttavia, il futuro potrebbe riservare delle piacevoli sorprese, come il possibile debutto del primo smartphone trifold dell’azienda, ma si tratterebbe comunque di un prodotto di nicchia. Per il momento, la strategia di Samsung appare più prudente: i foldable continuano a faticare, non riuscendo ad imporsi sul mercato come i produttori, invece, avrebbero voluto.