
Samsung ha finalmente tolto i veli sul suo nuovo processore Exynos 2500. L’annuncio, atteso da mesi, arriva in un momento cruciale: a pochi giorni dall’evento Unpacked del 9 luglio, in cui debutterà il tanto atteso Galaxy Z Flip 7 (che dovrebbe integrarlo).
Dettagli tecnici del nuovo processore Exynos 2500
Exynos 2500 è il primo chipset Samsung costruito su processo 3nm GAA (Gate-All-Around): un passo in avanti rispetto al precedente nodo a 4nm del predecessore. Un cambiamento che promette miglioramenti importanti in termini di efficienza energetica, un aspetto spesso criticato a Samsung.
Il chip adotta anche il packaging FOWLP (Fan-Out Wafer-Level Packaging), che permette una struttura più sottile e una dissipazione del calore migliorata, fondamentale per dispositivi pieghevoli come il Galaxy Z Flip 7.
L’Exynos 2500 utilizza un’architettura 1+7+2 con core Arm di ultima generazione. Il cuore è rappresentato dal Cortex-X925 (ex Cortex-X5), con una frequenza di 3,3GHz. I sette core di prestazione Cortex-A725 sono suddivisi in due a 2,74GHz e cinque a 2,36GHz, mentre i due core di efficienza Cortex-A520 operano a 1,8GHz.
Secondo Samsung, l’introduzione del Cortex-X5 da solo garantisce un miglioramento del 15% nelle prestazioni dei core principali, rispetto all’Exynos 2400.
La GPU Xclipse 950, giunta alla quarta generazione, supporta il ray tracing hardware e può gestire output video in 4K a 120FPS. Sul fronte AI, il nuovo NPU è più veloce del 39% nell’elaborazione delle applicazioni AI on-device.
Le capacità fotografiche restano invariate rispetto al predecessore. Exynos 2500 continua a supportare sensori fino a 320MP e registrazione video in 8K a 30FPS, mantenendo l’impostazione già nota nella generazione precedente.
Una delle incognite più interessanti riguarda il modem integrato. Samsung non ha rivelato il nome esatto, ma le specifiche tecniche fanno pensare a una versione aggiornata dell’Exynos 5400, già impiegato nei Pixel 9. Tuttavia, le velocità massime FR1 e FR2 risultano superiori, suggerendo miglioramenti nella connettività 5G.