Samsung: 1000 tablet offerti ai rifugiati in Kenya

Secondo quanto si apprende, sembra che Samsung abbia donato ben 1000 tablet Galaxy Tab ai ragazzi rifugiati in Kenya per l'apprendimento didattico.
Samsung: 1000 tablet offerti ai rifugiati in Kenya

Samsung ha inviato 1.000 tablet Galaxy  Tab per fornire un aiuto concreto per l’istruzione dei giovani rifugiati in Kenya.

Il bel gesto di Samsung in aiuto dei più bisognosi

Con il mondo che combatte la pandemia del Coronavirus, vari settori come il lavoro e l’istruzione hanno dovuto spostarsi verso i regni digitali. Per aiutare questa transizione in alcune regioni più a rischio, Samsung Electronics si è offerta per fornire gratuitamente 1.000 Galaxy Tab al solo scopo di incrementare l’educazione dei giovani rifugiati in Kenya.

Secondo un recente annuncio ufficiale della redazione, il gigante tecnologico sudcoreano sta cercando di aiutare i giovani rifugiati, fornendo loro gli strumenti necessari per lo studio. Pertanto, l’azienda ha inviato 1.000 Galaxy Tab all’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, la quale consegnerà i dispositivi in ​​15 diverse località, tra cui scuole e centri comunitari nei campi profughi di Dadaab e Kakuma in Kenya.

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Per chi non lo sapesse, i campi di Kakuma e Dadaab sono due dei più antichi del mondo e sono occupati da circa 380.000 profughi. Di questa grande popolazione, circa il 40% (circa 160.000) di questi individui che vivono in questi luoghi sono bambini in età scolare.

Nonostante questi posti abbiano scuole per aiutare nell’istruzione, le scuole sono state chiuse per nove mesi a causa del blocco causato dalla pandemia da CoVid-19. Ora, anche dopo l’apertura nel gennaio di quest’anno, le scuole stanno ancora lottando per fornire i beni di prima necessità per l’apprendimento, come cancelleria, libri di testo e altri articoli correlati.

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È qui che entra in gioco Samsung; donando Galaxy Tab consentirà agli studenti rifugiati di utilizzare i dispositivi per partecipare alle lezioni scolastiche e persino di accedere a un vasto materiale di apprendimento digitale. James Lynch, rappresentante dell’UNHCR in Corea, ha così dichiarato:

Il contributo di Samsung è una buona pratica di come un’azienda globale può aiutare le persone più vulnerabili ad accedere all’istruzione con la sua tecnologia. L’UNHCR Corea non vede l’ora di sviluppare una partnership con Samsung Electronics da ora in poi.

Fonte: Samsung Newsroom

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