Recensione Huawei Freebuds 3: una sorpresa

Abbiamo testato a fondo i nuovi auricolari Huawei Freebuds 3 per comprendere al meglio il loro potenziale: eccoli nella nostra recensione.
Recensione Huawei Freebuds 3: una sorpresa

Compatti nelle dimensioni, e con un case di ricarica rotondo molto elegante, gli auricolari true wireless Huawei Freebuds 3 ci sono piaciuti d’impatto, ma per valutarne le prestazioni è stato necessario utilizzarli per diversi giorni. Eccoli nella nostra recensione.

Huawei Freebuds 3: prezzo e disponibilità in Italia

Rientrando fra gli auricolari senza fili di fascia alta, il wearable di Huawei non è certamente fra i più economici. Tuttavia, il prezzo è assolutamente in linea con quello della concorrenza, anzi: non è certo che, a un prezzo superiore, sarete in grado di trovare un prodotto migliore.

In Italia sono disponibili in vendita dalla fine del 2019. Su Amazon è possibile comprarli a circa 159€, tuttavia non è difficile avere la possibilità di usufruire anche di sconti e promozioni.

Design, costruzione e funzionalità

Un prodotto premium. Il touch and feel non tradisce le impressioni del primo sguardo. La custodia di ricarica e gli auricolari stessi, al fine di salvaguardarne il peso, sono realizzati in policarbonato. Posso garantirvi che si tratta di un accessorio parecchio resistente: a prova di gatto che ha deciso, in un mio momento di distrazione, di farli letteralmente volar giù dalla scrivania. Il prodotto non ha riportato nemmeno un graffio (tanto per rimanere in tema di gatti) e ha continuato a funzionare alla perfezione.

A parte il case di ricarica, che ha una singolare forma rotonda, gli auricolari hanno un design che è impossibile non paragonare agli Apple Airpods: vi somigliano parecchio. Comodi da indossare, una volta che li avrete ben fissati, dimenticherete di averli nell’orecchio.

Il case di ricarica si apre e chiude con un sistema magnetico, stabile (quindi non si rischiano aperture accidentali), ma allo stesso tempo facile da aprire con una sola mano. Gli auricolari si ripongono all’interno senza intoppi, l’ingresso sagomato vi guiderà in modo da non sbagliare l’alloggiamento degli stessi. L’ingresso USB C serve unicamente per ricaricare l’accessorio ed è alloggiato sulla parte inferiore della custodia. Accanto a lui, un piccolo LED, utile per avere un feedback dell’effettivo stato di carica degli auricolari. Per il resto, c’è solo un pulsantino fisico sul lato del dispositivo, fondamentale per accoppiare l’accessorio allo smartphone tramite Bluetooth.

I Freebuds 3 sono dotati di controlli a sfioramento parecchio intuitivi: con un tocco potete gestire la cancellazione attiva del rumore, i brani in riproduzione, l’assistente vocale e anche le telefonate. Tutte le caratteristiche e le funzionalità di questo wearable sono supportate alla perfezione dal suo cuore pulsante: il chip proprietario Kirin A1, meritato fiore all’occhiello di Huawei.

La mia esperienza d’uso

Piccola premessa: sono amante degli auricolari Bluetooth con fili di congiunzione, quelli che quando non vengono usati rimangono intorno al collo, per intenderci. Mi piacciono i sistemi true wireless, il problema non sono loro, ma io: potrei perderli in qualsiasi momento, considerando quanto sono sbadata. E, in effetti, l’unico modo per non rischiare di perderli alla prima occasione è quello di indossarli sempre, almeno uno: è proprio questo che ho fatto durante la mia prova.

Il mio utilizzo principale degli auricolari è dedicato alle telefonate, non potrei farne praticamente a meno mentre lavoro. Dunque, per me un modello può essere bellissimo esteticamente, e riprodurre la musica come pochi altri prodotti, ma se non mi garantisce un buon audio in conversazione allora può rimanere nel cassetto.

Al primo utilizzo degli auricolari, ho subito scaricato l’applicazione HUWEI AI Life, per poterli gestire al meglio. Li ho connessi allo smartphone sfruttando naturalmente la connettività Bluetooth 5.0 e in pochi istanti erano già pronti all’uso. Mi premeva, ancor prima di provare il resto, fare una telefonata (senza avvisare l’interlocutore che avevo dei nuovi auricolari): non ho ricevuto lamentele e solo a quel punto ho chiesto come mi sentisse. In sostanza, la qualità dell’audio durante le conversazioni è ottima, sia utilizzandoli entrambi, sia sfruttandone uno solo.

Al momento di ascoltare la musica, ho provato anche la cancellazione attiva del rumore (che è una delle killer feature di questo accessorio): l’audio è alto, limpido, con buoni bassi. La cancellazione attiva del rumore si può attivare o disattivare semplicemente con un doppio tap sull’auricolare sinistro (o destro, potrete deciderlo voi): vi garantisco che la differenza si sente e parecchio.

L’autonomia energetica è abbastanza interessante, ma migliorabile: ho dovuto ricaricare la custodia (con dentro gli auricolari, naturalmente) una volta ogni 2 giorni circa. Quando non in uso, il case ricarica gli auricolari stessi, prolungandone di fatto l’autonomia. C’è comunque da considerare che il mio uso non è dei più intensi e  – soprattutto – lo smartphone nella maggior parte dei casi non è lontano dagli auricolari, che dunque fanno meno fatica a mantenere la connessione. Ad ogni modo, il chip Kirin A1 svolge egregiamente il suo lavoro. La ricarica può avvenire tramite cavo, ma anche senza fili: dovrete semplicemente appoggiare i Freebuds 3 su una stazione di ricarica wireless.

Mi è molto piaciuta l’applicazione perché è semplice da utilizzare e permette di tenere sotto controllo il wearable. In particolare, ho apprezzato la possibilità di poter decidere quale operazione devono compiere gli auricolari dopo il doppio tocco sull’auricolare destro oppure quello sinistro.

Giudizio finale

Nonostante non sia la persona ideale alla quale affidare degli auricolari true wireless, mi sento di consigliarli a chiunque apprezzi questo genere di prodotto perché è una fra le migliori soluzioni in commercio. Ecco i suoi punti di forza maggiori:

  • design curato e materiali di costruzione robusti;
  • cancellazione attiva del rumore;
  • ottima qualità dell’audio, sia durante l’ascolto di musica sia mentre siamo al telefono;
  • supporto alla ricarica senza fili;
  • buona copertura della connessione Bluetooth, anche su distanza lunga (sono arrivata fino a più o meno 15 metri di separazione fra lo smartphone e gli auricolari, con un solo muro come interferenza).

Al prezzo di 159€, è decisamente un prodotto da valutare se siete in procinto di comprare un nuovo paio di auricolari.

 

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