La guerra dei cameraphone 2025 non è finita e il confronto tra realme GT8 Pro e iPhone 17 Pro Max è uno dei più interessanti del 2025.
Apple porta avanti la sua filosofia basata sulla coerenza cromatica e sulla riproduzione naturale, mentre realme risponde con una configurazione estremamente ambiziosa: un sensore principale molto luminoso, un ultra-wide da 50 MP e soprattutto un tele da 200 MP.
Abbiamo messo fianco a fianco i due smartphone per analizzare in modo concreto come scattano nelle varie condizioni e, come vedremo, le sorprese non mancano.
Specifiche tecniche: due filosofie a confronto
Partiamo osservando le fredde specifiche tecniche dei due smartphone, caratteristiche da veri cameraphone e sulla carta si prospetta una sfida agguerrita.
realme GT8 Pro
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50 MP, f/1.8, 1/1.56″, OIS, PDAF
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200 MP (periscopica telephoto), f/2.6, 1/1.56″, OIS, 3x ottico
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50 MP (ultragrandangolare), f/2.0, 16mm, 116°
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Video: 8K/30, 4K fino a 120fps, HDR, Dolby Vision, LOG
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Selfie: 32 MP, f/2.4, 4K/60
iPhone 17 Pro Max
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48 MP, f/1.8, 1/1.28″, sensor-shift OIS
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48 MP (periscopica telephoto), f/2.8, 100mm, 4x ottico
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48 MP (ultragrandangolare), f/2.2, 120°
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Video: 4K/120, Dolby Vision HDR, ProRes, Apple Log 2
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Selfie: 18 MP, f/1.9, 20mm, SL 3D, 4K/60
Le differenze sulla carta sono già evidenti: realme punta su una combinazione di risoluzioni altissime e sensori più luminosi sul tele, mentre Apple si concentra sull’equilibrio tra le tre ottiche e sulle capacità video professionali.
Principale (1x):
La fotocamera principale è dove il GT8 Pro sorprende di più. Il sensore da 50 MP, unito a un’elaborazione più aggressiva ma molto evoluta, permette di ottenere immagini estremamente luminose e ricche di dettaglio. La gamma dinamica è ampia e gli algoritmi riescono a recuperare molto senza introdurre artefatti evidenti.
iPhone 17 Pro Max rimane fortissimo in termini di bilanciamento del bianco e fedeltà cromatica, soprattutto nei toni della pelle. Tuttavia, la resa è più “soft” e meno incisiva, una scelta intenzionale da parte di Apple.



Grandangolare: vivacità contro fedeltà
La ultra-wide 0.6x del realme GT8 Pro è una delle migliori in circolazione nella sua categoria: i 50 MP permettono un livello di dettaglio molto alto, soprattutto nelle zone periferiche dell’immagine. Anche la luminosità è superiore, con scatti più leggibili e un HDR più deciso.
L’iPhone 17 Pro Max è più “classico”: restituisce foto più neutre, con colori realistici e un controllo perfetto della distorsione. Tuttavia risulta più conservativo, soprattutto in scene molto contrastate, dove il realme tende a recuperare più informazioni nelle ombre.

Teleobiettivo: l’arma segreta del GT8 Pro
La sfida tra tele è complessa, ma molto interessante nell’uso reale.
Il realme GT8 Pro ha un tele periscopico da 200 MP, una soluzione insolita per uno zoom 3x. Ma questa abbinata fa la differenza:
tra 2x e 5x — lo zoom più utilizzato da chiunque — il GT8 Pro è spesso più dettagliato dell’iPhone, con un maggior micro-contrasto e una resa più incisiva anche a distanza media. I 200 megapixel consentono dei crop pesanti in post produzione, consentendo uno zoom digitale fino 10x senza eccessiva perdita di qualtà e un ottimo margine di reframing.
La tele 4x dell’iPhone è ottima, soprattutto a zoom più spinti e nei video, ma nelle focali intermedie si affida spesso a crop sul sensore principale, perdendo nitidezza. Con i 50 MP la possibilità di crop senza perdita di dettaglio c’è, si può infatti raddoppiare lo zoom fino a 8x ottenendo una risoluzione paragonabile a quella di un sensore a 24MP.

Ritratti e macro
L’effetto ritratto del GT8 Pro, grazie al tele da 200 MP, ha un look più vicino a quello di una lente fotografica: soggetto molto nitido e sfondo con stacco netto, soprattutto in luce buona.
L’iPhone gestisce meglio i toni della pelle e ha un effetto più morbido, meno “scenico” ma più naturale.



Nonostante non abbia una lente macro dedicata, il realme GT8 Pro sfrutta la sua tele 3x per avvicinarsi molto al soggetto con ottimo dettaglio e texture molto definite.
La macro dell’iPhone è più controllata ma meno incisiva, nonché più scomoda poiché integrata nella ultra-wide, che necessità di avvicinare molto il telefono al soggetto.

Selfie
Il GT8 Pro, con la sua fotocamera frontale da 32 MP, restituisce selfie più luminosi e più ricchi di dettaglio. Il volto è più definito, la separazione rispetto allo sfondo più marcata e l’HDR gestisce molto bene i controluce.
L’iPhone punta come sempre sul realismo e sui toni neutri, aiutato dal sensore SL 3D, ma nei controluce perde un po’ di brillantezza.

Notte: GT8 Pro più convincente
In notturna, realme sfrutta al massimo sensori luminosi e algoritmi aggressivi: le foto risultano più chiare, con meno rumore e una leggibilità superiore nelle aree d’ombra. iPhone segue un approccio più conservativo: colori più fedeli, sì, ma spesso immagini meno luminose e meno impattanti.

Video: filosofia diversa, ma il GT8 Pro sorprende
Sul fronte video, lo scontro tra realme GT8 Pro e iPhone 17 Pro Max è particolarmente interessante perché i due smartphone adottano approcci tecnici molto differenti.
L’iPhone continua a essere uno dei riferimenti assoluti per la produzione video mobile, grazie a modalità professionali come ProRes, Apple Log 2, Dolby Vision e una gestione delle luci estremamente stabile. Tuttavia, il GT8 Pro colma molte distanze e introduce capacità che, nella pratica quotidiana, risultano molto utili.
Qualità d’immagine
Il realme GT8 Pro registra fino a 8K a 30 fps, una risoluzione superiore a quella offerta dall’iPhone. In 4K il GT8 Pro arriva a 120 fps, mantenendo un ottimo livello di dettaglio e una resa molto luminosa. La sua elaborazione video è aggressiva ma convincente: riesce a schiarire le scene notturne e a mantenere leggibilità anche con forte controluce.
L’iPhone 17 Pro Max, invece, è più “cinematografico”: minor rumore, colori più naturali e un comportamento più prevedibile in condizioni di luce complessa. Però tende a essere più conservativo: meno luminoso in notturna e HDR meno aggressivo rispetto al GT8 Pro.
Stabilizzazione
Lo stabilizzatore del GT8 Pro (sia ottico che digitale) fa un lavoro eccellente durante le camminate e nei movimenti improvvisi. Il risultato è molto fluido, quasi da gimbal, soprattutto nei video 4K.
Apple resta molto forte nella stabilizzazione, soprattutto nei movimenti complessi, ma il vantaggio che aveva rispetto agli smartphone Android si è ridotto moltissimo e, in alcuni frangenti, il GT8 Pro risulta addirittura più “fermo”.
Di notte il GT8 Pro è molto competitivo: grazie ai sensori più luminosi, i video appaiono più chiari e leggibili. L’iPhone mantiene un look più realistico ma appare più buio e con meno dettaglio nelle zone d’ombra.
Conclusioni: chi scatta meglio?

Il confronto tra realme GT8 Pro e iPhone 17 Pro Max mette in luce due identità molto diverse, ma nell’utilizzo concreto è spesso il modello di realme a sorprendere di più. La sua capacità di catturare immagini luminose e dettagliate in quasi ogni condizione, unita a un ultra-wide particolarmente vivace e a un teleobiettivo da 200 MP che si comporta in modo eccellente nelle focali più utilizzate ogni giorno, lo rendono uno smartphone estremamente versatile. Anche selfie, macro e scatti notturni beneficiano di un approccio più aggressivo e moderno, pensato per ottenere risultati pronti alla condivisione senza dover intervenire in post-produzione.
L’iPhone 17 Pro resta un riferimento per chi cerca coerenza cromatica assoluta, toni più realistici e un comparto video che, grazie al supporto a formati professionali, continua a essere uno dei più completi sul mercato. Tuttavia, nella fotografia quotidiana — quella fatta di paesaggi, zoom brevi, ritratti e scene serali — il GT8 Pro riesce spesso a restituire immagini più d’impatto e più gratificanti al primo scatto.
Nel complesso, realme ha compiuto un salto generazionale importante, proponendo un dispositivo che non solo compete alla pari con uno dei migliori smartphone Apple, ma che in molte situazioni riesce anche a superarlo.