Il futuro di Pepe continua a dipendere dai cicli di hype tipici delle meme coin, dai movimenti delle balene e dalla generale propensione al rischio che caratterizza il mercato crypto.
L’accumulo di 4,02 trilioni di PEPE da parte delle balene a partire da febbraio 2025 rappresenta un dato rilevante, perché potrebbe alimentare una volatilità intensa nelle prossime settimane.
Al tempo stesso, un sentiment di mercato estremamente negativo, testimoniato da un indice di paura estrema posizionato a 11 su 100, lascia spazio a un potenziale rimbalzo contrarian qualora le condizioni macro migliorassero. Tuttavia, la competizione con nuove meme coin come FROGE e PEPENODE sottrae attenzione e liquidità, minacciando la posizione dominante di Pepe.
L’attività delle balene mostra un quadro misto. I dati on-chain indicano che queste detengono oggi 7,64 trilioni di PEPE, pari a circa l’1,8% dell’offerta, con un incremento di 500 miliardi dal maggio 2025. Parallelamente, i saldi sugli exchange sono diminuiti del 2,73% nell’ultimo mese, riducendo la pressione di vendita immediata.
Nonostante ciò, i recenti dump da 6,5 milioni di dollari segnalati da CoinGlass hanno causato cali intraday anche del 10%, confermando quanto il prezzo resti sensibile ai movimenti dei grandi investitori.
Anche l’open interest sui future PEPE, pari a 170 milioni di dollari secondo DefiLlama, alimenta una volatilità marcata dovuta all’uso intensivo della leva finanziaria.
Rotazione delle meme coin e segnali tecnici
Il 2025 ha inoltre mostrato una rotazione significativa nel settore delle meme coin. La dominance di Pepe si è ridotta mentre token emergenti come PENGU e BONK hanno registrato rialzi settimanali rispettivamente del 58% e del 72%.
Alcuni progetti, come FROGE, stanno sperimentando integrazioni con NFT e sistemi di reputazione, mentre Pepe continua a essere percepita come un meme “puro”, privo di espansioni funzionali, e questo limita la sua capacità di superare il ciclo post-halving. Il calo del prezzo del 35,6% da maggio rispecchia anche la dominance di Bitcoin salita al 58,1%, che sta drenando capitali dalle altcoin speculative.
Sul piano tecnico, Pepe si muove in un pattern a tazza e manico su sette mesi con obiettivo teorico a 0,00002379 dollari, pari a un potenziale rialzo del 61% dagli attuali 0,00000447 dollari, qualora venisse superata l’area di 0,000015 dollari. L’RSI a 31,03 segnala condizioni di ipervenduto, benché la media mobile esponenziale a 200 giorni, situata a 0,0000101 dollari, rappresenti una resistenza significativa.
Il livello chiave resta il supporto a 0,00000445 dollari: mantenerlo potrebbe alimentare un rally di sollievo, mentre perderlo aprirebbe la strada a un calo del 15% verso 0,00000379 dollari, minimo di giugno 2025.
PepeNode e la nuova competizione nel mercato dei meme
In questo scenario complesso, Pepe resta sospesa tra la nostalgia per le meme coin storiche e le dinamiche darwiniane del mercato crypto. In un contesto in cui progetti innovativi attirano capitali freschi, un ruolo importante potrebbe essere svolto da ecosistemi emergenti come PepeNode, che sta riportando il “mining virtuale” al centro dell’attenzione e offrendo nuove alternative agli investitori attratti dall’universo dei meme digitali.
PepeNode ($PEPENODE) è una meme coin su Ethereum che rivoluziona il settore con un sistema gamificato “mine-to-earn”. In prevendita, ha raccolto 2,17 milioni di dollari con un prezzo di 0,0011592 dollari per token. Gli utenti possono acquistare $PEPENODE tramite il sito ufficiale, collegando wallet come Best Wallet e pagando con ETH, BNB, USDT o carta di credito.
La piattaforma consente di minare virtualmente, costruendo rig e potenziando Miner Nodes in server room personalizzabili, senza hardware costoso. Offre un APY di staking del 2.700%, bonus referral del 2% e un meccanismo deflattivo che brucia il 70% dei token spesi, aumentando la scarsità.
La community è in crescita supportata da campagne mobile e collaborazioni con influencer. Gli analisti prevedono un prezzo di 0,0023 dollari nel 2025 (+124%) e 0,0244 dollari nel 2030, ma la volatilità rimane un rischio. Unendo gamification, ricompense cross-token e tokenomics innovative, PepeNode si posiziona come una potenziale gemma crypto per il 2025.
In collaborazione con ClickOutMedia
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