Play Store: limite alla spesa mensile, più o meno

Il Google Play Store si arricchisce con una novità che dovrebbe renderci più consapevoli degli acquisti effettuati all'interno del market.
Play Store: limite alla spesa mensile, più o meno

Gli acquisti online offrono un sacco di vantaggi: sono rapidi, semplici da fare e – nella maggior parte dei casi – sicuri. Quanto si tratta di acquisti digitali la questione è ancora più interessanti perché questi permettono di ottenere in tempo reale quello che abbiamo comprato. Tuttavia, se non siamo in grado di tenerle sotto controllo, le spese possono rivelarsi pericolose: premere un pulsante per finalizzare una transazione, soprattutto se il metodo di pagamento è già stato inserito, potrebbe renderci più propensi a spendere troppo denaro senza rendercene conto.

Probabilmente per questo motivo, Google ha deciso d’implementare una novità all’interno del Play Store, il celeberrimo market di applicazioni, ebook e film utilizzato su smartphone Android, ma non solo. Si tratta di un tracker che, una volta impostata una cifra massima di spesa, mostra all’utente quanto è stato speso ogni singolo mese.

Play Store: controllo, non limiti

La novità arriverà con il prossimo aggiornamento dell’applicazione per Android, dunque è molto probabile che non la vediate ancora all’interno dell’app sul vostro smartphone. Per controllare, basta aprire il Play Store, scegliere “account” dal menù laterale e poi “cronologia acquisti”.

Il controllo sulla spesa consente di verificare in ogni momento quanto ci siamo avvicinati al budget prefissato per ogni mese ed evitare di superarlo. Ad ogni modo, purtroppo, non si tratta di un vero e proprio limite agli acquisti: nel caso superassimo la cifra impostata non riceveremmo alcuna notifica e non ci sarebbe nessun impedimento alla conclusione di una transazione.

Dunque, avremo piena facoltà di superare il budget impostato e solo aprendo le impostazioni dell’account potremo scoprire di aver speso più di quanto avevamo deciso. Quello di Google potrebbe essere considerato un tentativo a metà di proteggerci dagli acquisti compulsivi: se non staremo attenti, continueremo a comprare più contenuti digitali di quelli che dovremmo senza rendercene conto.

Fonte: Android Police

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