Pirateria streaming: la GdF avvia controlli fiscali sui soggetti identificati

La Gdf non si sta limitando a sanzionare i soggetti identificati a usufruire della pirateria streaming, ma sta avviando controlli fiscali

La Guardia di Finanza, nella lotta alla pirateria streaming, non si è fermata a sanzionare i soggetti identificati, ma sta avviando anche controlli fiscali. Ad averlo rivelato è stato il Colonnello della Gdf, Giuseppe Giulio Leo, durante un’intervista di DAZN.

Nello specifico ha dichiarato: “Oggi forse c’è poca consapevolezza sul fenomeno pirateria, però da febbraio di quest’anno sono partite già le prime 2.300 contestazioni amministrative. Si tratta di vere e proprie multe che possono arrivare anche sino a 5.000 euro per ciascun fruitore di questi contenuti diffusi illegalmente. La Guardia di Finanza è presente ormai dappertutto, sul web soprattutto. È necessario capire che ormai ogni azione del vivere quotidiano lascia tracce: si lasciano tracce finanziarie, sul web, e quindi nessuno può ritenersi esente da responsabilità nel caso in cui utilizzi illegalmente questi palinsesti riservati a pagamento“.

Nello specifico, oltre alle sanzioni, la Guardia di Finanza, insieme alla Polizia Economico Finanziaria, sta avviando accertamenti approfonditi nei confronti di coloro che sono stati identificati come fruitori della pirateria streaming di contenuti protetti da copyright.

Controlli fiscali a chi sfrutta pirateria streaming

La lotta alla pirateria streaming sta assumendo dimensioni importanti, tanto che la Gdf non si è fermata nell’inviare multe ai consumatori. Infatti, ora è chiaro che coloro che sono stati identificati saranno anche oggetto di controlli fiscali. Nello specifico tutto è collegato al pagamento e quindi al finanziamento di una pratica illegale.

Nello specifico, in una recente operazione a contrasto della pirateria streaming online sono stati sequestrati bene legati a queste pratiche illegali per un valore di 500mila euro, auto di lusso e tanto altro. Insomma, un mercato illegale spesso sfruttato come lavatrice per il lavaggio di denaro sporco.

Ricordiamo anche che Massimiliano Capitanio, Commissario AGCOM, ha anche spiegato a quanto potrebbero ammontare le future multe: “Finalmente arrivano le prime multe agli utenti del pezzotto. Al momento sono 2.266 i soggetti individuati e sanzionati dalla Guardia di Finanza per un totale complessivo di 349mila euro, 154 a testa e l’inserimento in una blacklist che, nel caso di reiterazione del reato, può elevare la multa a 5mila euro e a conseguenze anche penali“.

 

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