Agcom, all’interno del piano a contrasto delle truffe telefoniche, per proteggere i consumatori ha proposto come ulteriore soluzione i numeri brevi. Nello specifico, si tratta di numerazioni specifiche dedicate solo al telemarketing e al teleselling legali. Questo perché il mercato è sempre più caratterizzato da uno stile aggressivo di contatto della clientela, collegato a tentativi di frode molto pericolosi.
Infatti, una delle pratiche più utilizzate è il CLI Spoofing, finalizzato a rendere non rintracciabile l’autore della frode che, spesso, cerca di spacciarsi per aziende reali. Queste pratiche non solo mettono a rischio gli utenti, ma eludono anche le norme nazionali sulla privacy e sul Registro delle Opposizioni. Ecco perché Agcom ha da alcuni mesi attivato un filtro anti-spoofing contro numerazioni di rete fissa e mobile.
“Il sistema di filtraggio dell’Autorità ha dimostrato la sua efficacia, bloccando il flusso di chiamate fraudolente con numero telefonico nazionale e, per la prima volta, quantificando con una misurazione oggettiva, la portata del fenomeno illegale“. Si legge nel comunicato ufficiale di Agcom. Nondimeno, c’è ancora un problema.
Perché la soluzione dei numeri brevi per ridurre le truffe telefoniche
Nonostante i filtri anti-spoofing abbiano dimostrato una certa efficacia Agcom ha specificato che “il traffico illegale con numeri italiani si è spostato su chiamate con numerazione estera, che, notoriamente, non possono essere bloccate dagli operatori“. Proprio per questo è necessario integrare altre attività che possano proteggere i consumatori dalle truffe telefoniche.
Agcom ha perciò proposto l’assegnazione di numeri brevi per il telemarketing e il teleselling autorizzati. “Per completare in modo efficace il quadro delle tutele a favore degli utenti, sempre nel segno della trasparenza, con il provvedimento adottato l’Autorità propone un’ulteriore misura: consentire agli operatori del settore e ai call center che operano legalmente di utilizzare numerazioni italiane brevi a tre cifre, come tutti i numeri dedicati all’assistenza clienti e quelli senza oneri per l’utente, per le chiamate di teleselling e telemarketing“, si legge nel comunicato ufficiale.
Qual è il risultato sperato? Agcom ha spiegato: “Consentire la possibilità che i numeri brevi siano utilizzabili per chiamate di teleselling contribuisce a creare una maggiore affidabilità e fiducia negli utenti riguardo all’impresa ‘chiamante’ (o mittente nel caso di messaggistica), in quanto consente alle aziende di essere più facilmente identificate dai propri clienti, riducendo, quindi, i rischi di confusione dell’identità del chiamante, ingenerati dai fenomeni fraudolenti o aggressivi sopra citati. Inoltre, il numero breve non può essere replicato dall’estero“.