
Con l’arrivo di Nothing Phone (3), l’azienda britannica guidata da Carl Pei ha deciso di rivoluzionare uno degli elementi più distintivi dei suoi smartphone: la Glyph Interface.
In un’intervista rilasciata a Design Milk, Adam Bates (responsabile del design di Nothing) ha svelato nuovi dettagli sul Glyph Matrix, il sistema che debutterà sul prossimo flagship e che prenderà il posto dei celebri LED posteriori, simbolo del brand sin dal primo modello.
Nothing Phone (3): come funziona il Glyph Matrix
A differenza della configurazione precedente, composta da fasce LED distribuite lungo la scocca trasparente del dispositivo, il Glyph Matrix è costituito da un cluster compatto di micro-LED, posizionato nell’angolo superiore destro della zona posteriore di Nothing Phone (3). Si tratta, a tutti gli effetti, di una “mini-matrice luminosa” ad altissima densità, pensata per offrire un nuovo livello di espressività e interazione visiva.
Secondo Bates, la scelta di abbandonare la vecchia interfaccia non è stata solo estetica, ma anche funzionale: il nuovo sistema occupa meno spazio all’interno dello chassis, permettendo così una migliore organizzazione dei componenti interni. Il Glyph Matrix di Nothing Phone (3) può visualizzare simboli, animazioni personalizzate e reagire in tempo reale a suoni, notifiche o tocchi dell’utente, rendendo l’esperienza visiva più dinamica e personale.
Nonostante il cambio di formato, gli utenti potranno continuare ad associare effetti luminosi specifici a diverse app o contatti, una funzionalità già familiare a chi ha utilizzato i modelli precedenti di Nothing. La differenza sostanziale, però, sta nella maggiore flessibilità creativa: la matrice di micro-LED agisce come un piccolo schermo grafico, capace di comunicare visivamente in modo più articolato rispetto alle sole animazioni predefinite.
Bates descrive il Glyph Matrix come una superficie comunicativa e viva, capace non solo di avvisare, ma anche di creare un dialogo visuale tra l’utente e lo smartphone. Il formato circolare compatto, oltre a conferire un’identità estetica ben riconoscibile, diventa quindi il simbolo della volontà di Nothing di concentrare estetica, funzionalità e personalizzazione in un unico elemento, trasformando un’idea originale in qualcosa di ancora più distintivo e tecnologicamente avanzato.