L’Università
di Montreal ha rivelato i risultati di una ricerca che si protrae ormai
da alcuni anni. I ricercatori dell’istituto universitario hanno messo a punto
un sistema per fare a meno del costoso cobalto nella produzione delle batterie
al litio nei terminali mobili.
Si tratta di un progetto realizzato
grazie alla collaborazione di 27 Università in tutto il mondo e tramite il quale
sarà formata una nuova società, che si chiamerà Phostech Lithium Inc, che produrrà
commercialmente le nuove batterie senza cobalto, a partire dal 2003, in un nuovo
stabilimento dal costo di oltre 12 milioni di dollari.
Ovviamente i ricercatori non hanno
rivelato i dettagli della nuova procedura di produzione, ma si sa che si basa
sull’utilizzo del ferro al posto del cobalto negli elettrodi delle batterie.
Si dovrà ora dimostrare che la tecnologia funziona anche sui prodotti, oltre
che in laboratorio.
Il mercato delle batterie al litio
è enorme ed ammonta ad oltre 4 miliardi di dollari in tutto il mondo. Il maggiore
produttore mondiale è Sony, ma, in genere, i giapponesi sono all’avanguardia
in questo settore. La compagnia Phostech rimarrà privata, sebbene vi saranno
degli investimenti da parte di organizzazioni pubbliche. Con la nuova procedura,
il prezzo degli elettrodi in ferro inciderà dello 0.5% sul costo di produzione
della batteria, mentre con il cobalto, attualmente, incide del 5%. Si tratta
di un risparmio enorme in termini economici. Oltretutto, il cobalto è alquanto
raro, mentre il ferro è molto comune in ogni parte del mondo.