Netflix, Disney+ e Prime Video: oltre 7 milioni di account compromessi

Oltre 7 milioni di account, collegati alle principali piattaforme di streaming, come Netflix, Disney+ e Prime Video, sono stati compromessi.
Netflix, Disney+ e Prime Video: oltre 7 milioni di account compromessi

Sono oltre 7 milioni gli account compromessi collegati a note piattaforme di streaming live e on demand. Tra le più famose sono state segnalate Netflix, Disney+ e Prime Video, ma ce ne sono tante altre. A rivelare questa brutta notizia è un nuovo report di Kaspersky.

Il team Digital Footprint Intelligence di Kaspersky ha analizzato un campione di password compromesse legate ai principali servizi di streaming (Netflix, Disney+, Amazon Prime Video, Apple TV+ e Max), individuando 7.035.236 casi nel 2024. Le credenziali non sono state sottratte direttamente dalle piattaforme, ma sono state raccolte nell’ambito di campagne più ampie di furto di dati“, si legge nel comunicato stampa.

Cosa succede agli account compromessi? Kaspersky spiega che i cybercriminali non accedono solamente all’app di streaming, ma attraverso il malware rubano dati sensibili, credenziali, cookie e informazioni sui metodi di pagamento. Tutte queste informazioni vengono poi rivendute o diffuse all’interno di forum illegali.

Una password di Netflix compromessa può rapidamente trasformarsi nella porta d’ingresso per un’intrusione digitale più ampia, che può sfociare in furto d’identità o frodi finanziarie, soprattutto quando le stesse credenziali vengono riutilizzate per altri servizi online“, hanno specificato gli esperti di Kaspersky.

Oltre 7 milioni di account compromessi: rischi e consigli

Con oltre 7 milioni di account compromessi, la questione piattaforme streaming e dati sensibili si fa seria. Occorre quindi essere consapevoli dei rischi e proteggersi in modo adeguato. Un modo è evitando password comuni, facili da scoprire e violare. Inoltre, è sempre meglio utilizzare soluzioni di sicurezza affidabili e una buona VPN.

Polina Tretyak, Analyst del Digital footprint di Kaspersky, ha commentato: “Per la Generazione Z, lo streaming è molto più che intrattenimento: è un’abitudine quotidiana, un modo per costruire identità e community. Ma questo legame emotivo può rappresentare un problema di sicurezza. Le minacce informatiche nascoste nei download non ufficiali o negli strumenti di terze parti rubano silenziosamente le credenziali di accesso e i dati personali, che poi vengono scambiati o venduti nei forum da parte dei cybercriminali. Proteggere il proprio account di streaming oggi significa andare oltre le password: vuol dire proteggere i propri dispositivi, evitare download sospetti e prestare attenzione ai percorsi di navigazione“.

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