Motorola sta tentando di ritagliarsi un ruolo di spicco nel mercato degli smartphone pieghevoli, ed in parte ci è riuscita grazie alla serie Razr. La buona notizia è che, molto presto, dovremmo assistere ad un gradito restyling.
Fino ad ora l’azienda ha puntato solamente sui modelli a conchiglia, distinguendosi da Samsung per il minor divario tra le versioni base e quelle premium. Tuttavia, il nuovo brevetto che Motorola ha depositato presso l’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (WIPO) fa intuire un’evoluzione piuttosto significativa.
Nuovo design in vista per i futuri Motorola Razr
Individuato dai colleghi di Xpertpick, il documento non rivela alcun dettaglio tecnico ma mostra chiaramente l’impatto estetico del dispositivo. La vera novità riguarda il modulo fotografico posteriore: mentre gli attuali Razr integrano due fotocamere orizzontali in corrispondenza dello schermo esterno, il nuovo concept propone un sistema a triplo sensore disposto verticalmente, lungo il bordo superiore della scocca.
Motorola starebbe quindi valutando di ridurre, o addirittura eliminare, lo schermo secondario, sostituendolo con un componente circolare di cui, per adesso, non si conosce nel dettaglio l’utilità in termini pratici.
Nonostante un cambiamento così drastico, il form factor del dispositivo resta fedele all’identità dei Razr: compatto, elegante e subito riconoscibile. È difficile credere che Motorola possa abbandonare del tutto il layout attuale, soprattutto considerando il fatto che la serie Razr vada a coprire il segmento premium. Più plausibile ritenere che si tratti di una versione alternativa, che andrà ad affiancare la linea già esistente, anziché sostituirla.
Ricordiamo inoltre che non sempre ai brevetti depositati dalle aziende corrispondono prodotti concreti, specie nel breve periodo. Il concept in questione, però, sembra molto interessante e, soprattutto, contribuirebbe a distinguere meglio i modelli di Motorola rispetto ai flip della concorrenza che, diciamolo, stanno finendo per somigliarsi sempre di più, di anno in anno, e questo rende l’offerta priva di originalità.